I membri della campagna internazionale per
la messa a bando delle mine antiuomo e della coalizione delle bombe a
grappolo in 50 paesi di tutto il mondo, oggi chiedono agli Stati di
porre immediatamente fine all’uso delle mine antiuomo e delle bombe a
grappolo dedicandosi ad arginare e rimuovere la loro eredità
mortale. ”L’uso recente di queste due armi messe al bando e vietate da
parte delle forze governative siriane, stanno causando un gran numero di
vittime civili, dimostrando chiaramente il motivo per cui queste armi
sono state relegate alle ceneri della storia”, dichiara Sylvie
Brigot-Vilain direttore esecutivo del ICBL-CMC. “I paesi che non hanno
aderito a questi Trattati che globalmente vietano l’uso di queste armi
dovrebbero farlo immediatamente” conclude Sylvie Brigot.
Il trattato di Ottawa del 1997 e la
Convenzione sulle Bombe a Grappolo del 2008 sono riusciti molto bene ad
affrontare e ridurre la minaccia per gli individui e le comunità di
tutto il mondo dal pericolo di queste armi ormai vietate. Ad oggi vi
sono 161 Stati Parti del Trattato di Ottawa mentre 111 Stati hanno
aderito alla convenzione sulle Bombe a Grappolo, dei quali 80 sono tutti
già Stati Parti (inclusi 3 nuovi aggiunti quest’anno ed uno la scorsa
settimana- Ciad). Grazie a questi trattati molte centinaia di
chilometri quadrati di terreno precedentemente infestati sono stati
bonificati e più di 46 milioni di mine antipersona sono state raccolte, e
750.000 bombe a grappolo contenenti 85 milioni di submunizioni sono
state distrutte. Ancora più importante, il numero di vittime causate da
queste armi ogni anno, è diminuito drasticamente a meno di 5.000 casi
registrati rispetto i 20.000 di qualche anno fa. Eppure, ogni giorno, in media 12 persone
vengono uccise o mutilate da questi ordigni. Alcuni dei 60 Stati e delle
6 aree in tutto il mondo sono ancora colpiti della contaminazione da
mine antiuomo e bombe a grappolo e le vittime continuano a combattere in
molti paesi colpiti per accedere all’assistenza e ai servizi. 35 paesi
rimangono fuori dal trattato di Ottawa e 86 fuori dalla Convenzione
sulle Bombe a Grappolo.
Per spingere ad una maggiore azione da
parte degli Stati, gli attivisti del ICBL e CMC dall’Afghanistan allo
Zambia hanno organizzato eventi di sensibilizzazione pubblica dal 1
Marzo al 4 Aprile come parte della attività mondiale “Lend your leg”.
L’idea di arrotolare una gamba dei pantaloni il 4 Aprile in solidarietà
con le vittime è stata lanciata dalla ONG Colombiana Fundación
Arcángeles nel 2011 per richiamare l’attenzione sul problema delle mine
antiuomo ed il loro effetto devastante sulle comunità in Colombia, ed in
tutto il mondo (nel 2012).
La Campagna Italiana insieme
all’associazione You Able, dal 1 marzo ha dato seguito ad una serie di
attività ma, soprattutto ha deciso di supportare la partecipazione di
atleti disabili alla maratona Stracittadina di Roma, alla Stramilano, la
maratona della città di Milano e la Maratona di Bogotà dedicata a lend
your leg. Molte personalità che hanno aderito già nel 2012 hanno
rinnovato la loro adesione, altre si stanno aggiungendo alla maratona di
solidarietà. Nel 2013 le campagne mondiali hanno
mobilitato celebrità, sopravvissuti, funzionari e società civile per
chiedere agli Stati di: avviare e/o velocizzare le operazioni di
bonifica del terreno; la piena implementazione della legislazione
diretta all’assistenza alle vittime e per migliorarne l’accesso ai
servizi; distruggere le scorte di armi proibite ed aderire al Trattato
di Ottawa ed alla Convenzione sulle Bombe a Grappolo.
Una lista completa delle azioni della campagne nazionali è visibile qui.
Una lista completa delle azioni della campagne nazionali è visibile qui.
Giuseppe Schiavello,
direttore Campagna Italiana Contro le Mine –Onlus –
direttore Campagna Italiana Contro le Mine –Onlus –
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