"Il Gerbido ha avviato le sue attività ma nessuno lo sa!"
L’inceneritore di Torino ha avviato le sue attività ormai da alcuni
giorni. Appare piuttosto grave che neanche i componenti del CLdC (Comitato
Locale di Controllo), siano stati avvisati dell'accensione, così come il tecnico
di fiducia del Comune di Rivalta, che aveva espressamente chiesto di essere
avvertito per poter eventualmente assistere e controllare.
Si trattava
solo dell’“avviamento tecnico” di una linea per poter produrre la prima energia
elettrica così da ricevere i certificati verdi: nulla di così importante da
dover essere tenuto nascosto, quindi. Ma allora - ci domandiamo - cosa succederà
quando “inizieranno a fare sul serio”?
Il consiglio di mantenere “il silenzio” pare sia giunto dagli organi di Polizia: la motivazione è stata che sussisteva, in caso di diffusione della notizia dell’accensione, il rischio di disordini. È stata richiesta un’appropriata documentazione per tale affermazione. Questo fatto costituisce un precedente, che mette ulteriormente in dubbio la fiducia che come cittadini ci viene chiesto di riporre in coloro che continuano a vantarsi di costituire garanzia di trasparenza. Un accadimento di tale gravità giunge, tra l’altro, proprio nelle fasi iniziali di vita dell’impianto del Gerbido, occasione in cui diventa ancor più importante la funzione di "controllo” insita nella costituzione del CLdC. Di fronte alle presuntuose e arroganti affermazioni e accuse del sindaco di Grugliasco Roberto Montà rispetto alle tesi sostenute dal Comune di Rivalta, contrarie all’incenerimento, vi è stata una comprensibile reazione da parte del pubblico presente in sala, il quale valuta positivamente il parere dell'amministrazione rivaltese, rappresentata nel corso della seduta dall’Assessore all’Ambiente Gianna De Masi, accompagnata da un tecnico.
I rivaltesi hanno risposto alle affermazioni lanciate nei loro confronti, “smontandole” e rinviando al mittente le accuse di immobilismo e sabotaggio del lavoro del CLdC. Ora, almeno, siamo a conoscenza del pensiero del sindaco Montà nei confronti dei propri “colleghi”, sindaci nei comuni limitrofi, e di come ritenga di poter criticare, manipolare e strumentalizzare scelte democraticamente corrette che - a questo punto ne siamo sicuri - lui e la sua giunta non compiranno mai. Siamo solo dispiaciuti per i cittadini grugliaschesi.
Diventa a questo punto indispensabile per TRM dare prova della ricezione dell'imposizione di tacere a TUTTI la data dell'accensione, dimostrando quanto meno la sua buona fede e acclarando chi siano i responsabili dei mancati controlli, siano essi funzionari di Polizia o amministratori zelanti.
Altro argomento trattato, il destino delle scorie di combustione: Paolo Foietta (presidente di ATOR), ha dichiarato che le ceneri non saranno destinate alla Servizi Industriali di Orbassano, nonostante la stessa azienda abbia vinto il relativo bando di gara. Restano però senza risposta i tanti quesiti inerenti il destino delle scorie: cosa nasconde questo silenzio? Quali patti sono intercorsi con la Servizi Industriali per farle fare un passo indietro rispetto al diritto acquisito?
Il consiglio di mantenere “il silenzio” pare sia giunto dagli organi di Polizia: la motivazione è stata che sussisteva, in caso di diffusione della notizia dell’accensione, il rischio di disordini. È stata richiesta un’appropriata documentazione per tale affermazione. Questo fatto costituisce un precedente, che mette ulteriormente in dubbio la fiducia che come cittadini ci viene chiesto di riporre in coloro che continuano a vantarsi di costituire garanzia di trasparenza. Un accadimento di tale gravità giunge, tra l’altro, proprio nelle fasi iniziali di vita dell’impianto del Gerbido, occasione in cui diventa ancor più importante la funzione di "controllo” insita nella costituzione del CLdC. Di fronte alle presuntuose e arroganti affermazioni e accuse del sindaco di Grugliasco Roberto Montà rispetto alle tesi sostenute dal Comune di Rivalta, contrarie all’incenerimento, vi è stata una comprensibile reazione da parte del pubblico presente in sala, il quale valuta positivamente il parere dell'amministrazione rivaltese, rappresentata nel corso della seduta dall’Assessore all’Ambiente Gianna De Masi, accompagnata da un tecnico.
I rivaltesi hanno risposto alle affermazioni lanciate nei loro confronti, “smontandole” e rinviando al mittente le accuse di immobilismo e sabotaggio del lavoro del CLdC. Ora, almeno, siamo a conoscenza del pensiero del sindaco Montà nei confronti dei propri “colleghi”, sindaci nei comuni limitrofi, e di come ritenga di poter criticare, manipolare e strumentalizzare scelte democraticamente corrette che - a questo punto ne siamo sicuri - lui e la sua giunta non compiranno mai. Siamo solo dispiaciuti per i cittadini grugliaschesi.
Diventa a questo punto indispensabile per TRM dare prova della ricezione dell'imposizione di tacere a TUTTI la data dell'accensione, dimostrando quanto meno la sua buona fede e acclarando chi siano i responsabili dei mancati controlli, siano essi funzionari di Polizia o amministratori zelanti.
Altro argomento trattato, il destino delle scorie di combustione: Paolo Foietta (presidente di ATOR), ha dichiarato che le ceneri non saranno destinate alla Servizi Industriali di Orbassano, nonostante la stessa azienda abbia vinto il relativo bando di gara. Restano però senza risposta i tanti quesiti inerenti il destino delle scorie: cosa nasconde questo silenzio? Quali patti sono intercorsi con la Servizi Industriali per farle fare un passo indietro rispetto al diritto acquisito?
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