Il 26 marzo si è aperto a Tunisi il Forum mondiale sociale che proseguirà nel Campus
dell’Università di Tunisi fino al 30 marzo. Oltre il solito slogan “Un altro
mondo è possibile” il tema centrale di quest’anno è la Dignità. “Al centro del Forum,
spiega il tunisino Fethi Dabako, c’è la parola DIGNITÀ che racchiude tutto
quello che può volere un essere umano: libertà, diritto alla vita e a spostarsi
liberamente”.
Questo è il terzo Forum che si celebra in Africa, il primo
si è tenuto a Nairobi nel 2007 e il
secondo a Dakar nel 2011. I FMS hanno avuto inizio in Brasile dove si sono
tenuti i primi tre a Porto Alegre, nel 2001 , nel 2003 e nel 2005 e sempre in Brasile, a Belem nel 2009. Solo
uno si è tenuto in Asia a Mumbai nel 2004. Questo di Tunisi è il primo che si
tiene in un paese quasi totalmente islamico.
Le missionarie e missionari
comboniani hanno iniziato a partecipato a questi Forum dal 2007 (Nairobi) e da
allora sono sempre stati presenti perché ritengono i temi di giustizia, pace e
integrità del creato come parte essenziale del loro fare missione.
A questo Forum partecipano una trentina di missionarie e missionari comboniani, provenienti dai
quattro continenti: Africa, Americhe, Europa e Asia. E’ la prima volta che sono
presenti al Forum con un loro stand e con sei workshops inseriti nel programma di massima.
Oggi in preparazione al Forum Mondiale si è tenuto il Forum
Comboniano, una giornata dove si è focalizzata l’attenzione sull’Islam, dato
che il Forum si tiene in Tunisia, paese totalmente islamico e dove ha
avuto origine la prima delle “primavere
arabe”.
Aiutati da due esperti comboniani P. Scattolin Giuseppe e P.
Paul Hanis, che lavorano in Egitto, e da due comboniane, sr Anna Maria
Sgaramella e sr Alicia Vacas, che operano a Gerusalemme, i partecipanti hanno
affrontato il significato dell’Islam nel mondo contemporaneo.
L’appello di questi esperti che lavorono sul campo è stato
un pressante invito ad accostarci alla religione islamica con reverenza e ad
accettare la sfida del dialogo a tutti i livelli. “Il dialogo interreligioso e
interculturale, ha affermato Benedetto XVI, non può essere un optional”.
I partecipanti sono
stati poi invitati a leggere il fenomeno delle “primavere arabe” dentro l’ottica
di un Islam che deve confrontarsi con la modernità: il dibattito su questa
questione è molto forte nella comunità islamica e non è privo di forti
tensioni.
E’ in questo contesto che il Forum sociale mondiale di
Tunisi assume tutta una sua specificità. Interessante notare infatti che buona
parte degli interventi nel programma del Forum vertono in prevalenza su questo
argomento.
La giornata si è conclusa con una solenne eucarestia nella
cattedrale di Tunisi in cui la chiesa locale
ha espresso la sua gioia per la partecipazione di cristiani e religiosi
al Forum, insistendo sull’importanza del contributo cristiano che possono
offrire in questo complesso momento storico.
Tunisia, 25 Marzo 2013
P. Alex Zanotelli, P.
Bernardino Dias Frutuoso , sr Elisa Kidanè
A questo link trovate il programa completo del Forum Sociale Mondiale.
Il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua sarà presente con una propria delegazione.
E’ con un’Assemblea delle donne al campus El-Manar di Tunisi che stamani verrà inaugurata l’edizione 2013 del Forum sociale mondiale (Fsm). Per la prima volta 4500 organizzazioni e decine di migliaia di persone si sono date appuntamento nel paese del nord Africa sotto lo slogan “Dignità”, parola d’ordine della rivolta tunisina che nel gennaio 2011 portò alla destituzione del regime di Zine el Abidine Ben Ali.
RispondiEliminaTema centrale dei dibattiti, marce e spettacoli in agenda è l’esame dei problemi socio-economici che due anni fa furono il motore delle rivolte della primavera araba ma che oggi ancora sono fattori destabilizzanti per l’intera regione. Non a caso gli organizzatori del Fsm, nato nel 2001 a Porto Alegre (Brasile), hanno scelto di tenere il Forum in un paese arabo. L’evento alter mondista si svolge in una nazione in cui l’economia è ferma, la disoccupazione è al 17% oltre a trovarsi in un’impasse politica in un contesto di proteste sociali e insicurezza. I partecipanti rifletteranno al futuro dei processi rivoluzionari, precisa il sito ufficiale dell’evento, in particolare per quanto riguarda “la giustizia sociale, la lotta alla corruzione, l’accesso alla sanità e all’istruzione per la libertà, la dignità e la cittadinanza”.
Ma il Fsm guarderà anche all’Occidente, preso nella morsa dell’austerità economica, del malcontento degli indignati che auspicano un’alternativa al modello neo-liberale. Altri temi in agenda dei lavori saranno quelli storici del Forum, cioè l’ambiente, lo sviluppo sostenibile, l’immigrazione e il debito del Sud del mondo.
Nel pomeriggio, dalla Piazza 14 gennaio partirà la marcia inaugurale dell’edizione tunisina del Forum che raggiungerà lo stadio Menzah. Dal 27 al 30 marzo – giorno di chiusura dell’evento con una marcia di solidarietà con il popolo palestinese, che coincide con l’Earth Day (Giorno della Terra) – si svolgeranno decine di sessioni di lavoro che affronteranno i temi portanti dell’iniziativa.
A margine del Forum sociale mondiale si terrà anche il III Forum mondiale dei media alternativi, con due sedute plenarie dedicate alla “comunicazione intesa come bene comune” e ai “media liberi come movimento per il diritto alla comunicazione”. Domani invece si aprirà il Forum parlamentare mondiale: l’appuntamento dei deputati che hanno aderito alla Carta del Fsm e intendono collaborare con la società civile per realizzare “un altro mondo possibile”. [MISNA]