domenica 4 marzo 2012

NO-TAV vs VAT-ON


In questi giorni si fa un gran parlare di quanto sta succedendo in Val di Susa.
Hanno avuto prevalente attenzione mediatica le vicende di chi cade da un traliccio o insulta un carabiniere; sappiamo tutto o quasi sulle sigle delle cellule anarco-insurrezionaliste o dei Centri Sociali, meno le ragioni del sì o del no all’opera in se’, ragioni che spaccano ormai in due l’opinione pubblica...
Intanto Monti, la sua squadra, il Parlamento, Cota & Fassino ribadiscono all’unisono che "il buco s'ha da fare"; c’è un disperato bisogno di rilanciare la crescita, e in fretta: il 2012 è visto in recessione e lo Stato per spingere sull'economia deve investire in Opere Pubbliche, ma queste hanno bisogno di tempo per essere approvate ed i Professori di tempo non ne hanno.
Rimane “il buco” che ha il vantaggio di essere già approvato ed in parte finanziato dalla UE. Monti da questo punto di vista non ha scelta (seppure, per altre pratiche "ereditate" dai precedenti governi, ha saputo opporre anche dei fermi NO -si pensi alle Olimpiadi a Roma-).

Autorevoli e non confutati studi, sconosciuti ai più, paiono però dimostrare ed argomentare quanto la TAV sia economicamente inutile e gravemente dannosa.
ATTENZIONE: non si tratta di pareri partigiani o opinioni da bar, ma di ricerche ed analisi di referenziati studiosi (si potrebbe dire “opera di Professori", ma ora sembra che siano stati tutti cooptati al governo...)

Alcuni selezionati articoli (mettetevi comodi):

POLITECNICO DI TORINO
Interventi scientifici e studi relativi all’Alta Velocità Torino-Lione e argomenti correlati
(Il sito si limita ai contributi di ricercatori del Politecnico di Torino o che hanno partecipato a Conferenze al Politecnico):

Contributo del Professore Angelo Tartaglia a confutazione di alcuni luoghi comuni pro-Tav: 


POLITECNICO DI MILANO:
Analisi economica del Prof. Marco Ponti:
Ricerca sull’alta velocità in Italia:

Analisi degli studi condotti da LTF in merito al progetto Lione-Torino eseguiti da COWI 
(studio di consulenza che lavora stabilmente per le istituzioni europee): http://ec.europa.eu/ten/transport/priority_projects/doc/2006-04-25/2006_ltf_final_report_it.pdf

Rapporto sui fenomeni di illegalità e sulla penetrazione mafiosa nel ciclo del contratto pubblico (a cura del CONSIGLIO NAZIONALE DELL’ ECONOMIA E DEL LAVORO - OSSERVATORIO SOCIO-ECONOMICO SULLA CRIMINALITÀ):
Risultanze del controllo sulla gestione dei debiti accollati al bilancio dello Stato contratti da FF.SS., RFI, TAV e ISPA per infrastrutture ferroviarie e per la realizzazione del sistema “Alta velocità” (a cura della CORTE DEI CONTI):

Presentazione dell'Ing. Zilioli, in relazione a “EFFETTI TAV - STUDI EUROPEI/buone pratiche e cattivi esempi”:

Alcuni commentatori (apparentemente neutrali e disinteressati) e -ovviamente- diverse lobbies di potere si sono spese anche propagandisticamente per sostenere la bontà dell'opera; basta scorrere l'elenco delle maggiori ditte appaltatrici per scoprire alcuni nomi eccellenti e taluni intrecci insospettabili (Grillo commenterebbe -sarcastico- che in economia e sulla strada non esistono verginelle); alcuni esempi bypartisan:

*Cmc (Cooperativa Muratori e Cementist), coop rossa, quinta impresa di costruzioni italiana, al 96°esimo posto nella classifica dei principali 225 «contractor» internazionali. Vanta un ex-amministratore illustre, Pier Luigi Bersani, si è aggiudicata l’incarico (affidato senza gara) di guidare un consorzio di imprese (Strabag AG, Cogeis SpA, Bentini SpA e Geotecna SpA) per la realizzazione del cunicolo esplorativo a Maddalena di Chiomonte. Valore dell’appalto 96 milioni di Euro.
*Rocksoil s.p.a., società di geoingegneria fondata e guidata da Giuseppe Lunardi il quale ha ceduto le sue azioni ai suoi familiari nel momento di assumere l’incarico di ministro delle Infrastrutture e dei trasporti del governo Berlusconi dal 2001 al 2006. Nel 2002, la Rocksoil ha ricevuto un incarico di consulenza dalla società francese Eiffage, che a sua volta era stata incaricata da Rete Ferroviaria Italiana (di proprietà dello stato) di progettare il tunnel di 54 Km della Torino-Lione che da solo assorbirà 13 miliardi di Euro. Il ministro si è difeso dall’accusa di conflitto di interessi dicendo che la sua società lavorava solo all’estero.
*Impregilo, la principale impresa di costruzioni italiana. È il general contractor del progetto Torino-Lione e del redivivo a corrente alternata Ponte sullo stretto di Messina. Appartiene a:
33% Argofin: Gruppo Gavio. Marcello Gavio è stato latitante negli anni 92-93 in quanto ricercato per reati di corruzione legati alla costruzione dell’Autostrada Milano-Genova. Prosciolto successivamente, come va di moda in questi tempi, per prescrizione del reato.
33% Autostrade: Gruppo Benetton, tristemente sotto accusa per lo sfruttamento dei lavoratori nelle fabbriche di tessile in Asia e per aver sottratto quasi un milione di ettari di terra alle comunità Mapuche in Argentina e Cile.
33% Immobiliare Lombarda: Gruppo Ligresti. Salvatore Ligresti è stato condannato nell’ambito dell’inchiesta di Tangentopoli pattuendo una condanna a 4 anni e due mesi dopo la quale è tornato alla sua attività di costruttore-finanziere (ExpoMilano e dintorni).
(da: Siamostatinvaldisusa)

Ho letto gli scritti di Oscar Margaira, amministratore comunale valsusino dal 1996, consigliere ed ex assessore nel gruppo Indipendenti Valsusa, autore di "Adesso o mai più" e "Una bella storia" sulla questione TAV. Ha approfondito la questione Torino-Lione sotto gli aspetti economici attraverso la raccolta puntuale di tutta la documentazione ufficiale dei 3 diversi progetti finora abortiti e dei 2 progetti preliminari oggi oggetto di Variante tecnica. Collabora con tecnici e studiosi alle procedure di ricorso legale presso il TAR riguardante i progetti: Tunnel geognostico di Maddalena, Tratta Internazionale, Tratta Nazionale.
Afferma:
"Quello che manca in questa vicenda è solo una cosa, semplice: la matematica. Il ministro Cancellieri, che dice: "Sì al dialogo, ma noi andiamo avanti", probabilmente non ha mai visto un conto, uno straccio di piano economico di questa linea. E' grave che un Ministro pro-tempore, oltretutto non competente in materia economica, faccia affermazioni senza conoscere i numeri; e ancora, è strano che un Ministro come Passera, che di numeri dovrebbe intendersene, non tiri fuori il taccuino e metta giù due cifre. Non è serio un Paese in cui non si ragiona sulla base dei dati. Le cifre presentate dall'osservatorio Virano sul piano economico del rapporto costi/benefici, non hanno alcuna base logica di ragionamento. Si figuri che a un certo punto, per dimostrare che quest' opera è utile, si è sostenuto che tutti gli immobili della valle si sarebbero rivalutati in ragione dell'arrivo del Tav: 26 Euro in più al metro quadrato. Questo è falso, perché da quando ho fatto io questo calcolo ad oggi, il prezzo delle case è già diminuito di 200 Euro al metro quadrato! Nel bilancio redatto da Virano, viene previsto addirittura un aumento del numero di panini venduti agli operai! Ci rendiamo conto? Io ho letto tutti i progetti, perché come amministratore pubblico ho il dovere di farlo. Se in Comune avessimo fatto dei progetti così, probabilmente, e a ragione, saremmo stati mandati a casa."
E ancora:
"Qui la gente è determinata e credo che anche altrove in Italia, le persone che si sono informate hanno capito che abbiamo ragione. Nessuno di noi è contro le ferrovie, qui abbiamo già una linea utilizzata al 25% delle sue potenzialità, ci passano 3,9 milioni di tonnellate di merci invece dei 20 milioni previsti. Allora io dico che dobbiamo sederci tutti insieme a ragionare sui dati. Se invece, come credo, non vogliono ragionare, perché gli interessi sono altri, hanno una possibilità sola, mandarci tutti fuori dalla nostra valle. Questa è la soluzione che propugnava Maroni, ma credo che potrebbe funzionare per 15 giorni... I Ministri hanno il dovere di prendere in mano i conti, di guardarli, senza ascoltare i vari Cota e Fassino, che di queste cose non sanno nulla e hanno solo l'interesse da sempre a fare quest'opera. Dicono: "bisogna farla". Ma che vuol dire 'bisogna farla' se non serve? La linea è intasata a Torino, non sul valico. La galleria è ammodernata, e i treni ci passano tranquillamente. Il problema, appunto, è il nodo di Torino.
Si facciano i lavori e si spendano i soldi dove servono: con 300/400 milioni il nodo di Torino è sistemato, non c'è bisogno di spendere 20 miliardi di Euro distruggendo tutta la valle. Quando la linea già esistente sarà satura, come dicono i trattati internazionali, si potrà ragionare di una nuova linea, prima non ha nessun senso. Il problema però, è che non si saturerà mai, perché prima deve crescere il traffico di 6/7/8 volte! Non è possibile ascoltare proclami da persone che non sanno le cose. Lo sa un cittadino qualsiasi, l'amministratore di un paesino, non lo sa il Ministro?"

Parole che inquietano, affermazioni che scuotono e turbano.
A mio parere, ora e ancora, comunque la si pensi,

non si deve tacere
Luca

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