Comunicato Stampa
Acqua e cibo: diritto ancora da
conquistare
Comitato Italiano Contratto Mondiale sull’acqua Onlus
Comitato Italiano Contratto Mondiale sull’acqua Onlus
Si celebra il 22 marzo in tutto il mondo
Ogni anno le Nazioni Unite lanciano la riflessione
su un aspetto particolare e questo anno si affronta il tema
“Acqua e sicurezza alimentare”,
quanto mai di attualità visto che nonostante gli impegni a livello di “Obiettivi
del Millennio” di ridurre della metà la percentuale di persone senza accesso
all'acqua e ai servizi igienici di base, le denunce che traspaiono dai rapporti
delle stesse Nazioni Unite sono tutt’altro che
rassicuranti.
Se l’agenzia Onu per l'infanzia e l'Organizzazione
Mondiale della Sanità dichiarano che oltre 2 miliardi di persone hanno avuto
accesso ad acqua potabile sicura tra il 1990 e il 2010, ciò significa che alla fine del 2010 è stato
raggiunto solo 1% in più dell’obiettivo fissato dai leader mondiali al
Vertice ONU del Millennio del 2000. Ancor oggi, infatti solo il 63 per cento del
mondo ha accesso ai servizi igienici di base e la cifra salirà a solo il 67 per
cento entro il 2015, ben al di sotto del 75 % previsto. Inoltre se sul piano
dell’accesso all’acqua si registrano dei miglioramenti, ciò che peggiora è molto
spesso la qualità dell’acqua a cui le comunità e i cittadini possono aver
accesso, soprattutto nei paesi più
poveri ma anche i in quelli di recente industrializzazione, si veda la Cina e i
paesi ad alta industrializzazione.
Sulla base dell’attuale crescita demografica i futuri scenari non si presentano più rosei: entro il 2030, più della metà della popolazione vivrà nei grandi centri urbani e sarà costituita da popolazioni che abiteranno nelle baraccopoli e quindi senza accesso ai servizi idrici e servizi igienico-sanitari, mentre il rapporto della Banca Mondiale denuncia che entro il 2030, la domanda di acqua supererà l'approvvigionamento idrico del 40 per cento.
Acqua oltre che non accessibile a
tutti, sta diventando una risorsa sempre più scarsa e nonostante i progressi
tecnologici, ciò che ancora non si riesce a fare e produrre l’acqua. In compenso
riusciamo ogni giorno ad utilizzare grandi quantità di acqua per bere, cucinare
e lavare, ma ancor di più, in modo indiretto, per produrre il cibo che
consumiamo. La riflessione legata al tema “Acqua e sicurezza alimentare”
evidenzia che il 70% dei consumi di acqua dolce è impiegata nel settore
agricolo, per la produzione di cereali che molto spesso non sono destinati per
produrre cibo, ma ad esempio biocarburanti.
Dietro i pasti che consumiamo
quotidianamente ci sono enormi consumi di acqua virtuale che molto spesso
ignoriamo: circa 3600
litri per un’alimentazione a base di carne o
2.300
litri per una dieta vegetariana.
Accanto a queste considerazioni
sull’accesso all’acqua ed ai consumi dell’acqua che chiamano in causa le nostre
responsabilità come cittadini e abitanti del Pianeta Terra, è necessario
evidenziare, in occasione della “Giornata Mondiale dell’acqua” alcune considerazioni sulle responsabilità
della politica e quindi degli Stati e della Comunità Internazionale rispetto
alla concretizzazione del “diritto all’acqua” sancito dalla risoluzione delle
Nazioni Unite del Luglio 2010.
“Il Forum Mondiale dell’acqua,
conclusosi da poco a Marsiglia e i lavori di preparazione del prossimo vertice
Mondiale della terra “ Rio+20” promosso dalle Nazioni Unite, fanno emergere
atteggiamenti contraddittori da parte della Comunità
internazionale” -
dichiara Rosario Lembo - Presidente del Comitato Italiano per il Contratto Mondiale sull’acqua che da
oltre 12 anni è impegnato in Italia ed nel Mondo a difesa dell’acqua come bene
comune e diritto umano. Nella dichiarazione conclusiva del
Forum Mondiale di Marsiglia gli Stati si impegnano infatti ad un generico
impegno ad accelerare la piena attuazione degli obblighi dei diritti umani in
materia di accesso ad acqua potabile sicura e pulita e servizi igienici con
tutti i mezzi appropriati nell’ambito degli sforzi per superare la crisi idrica
a tutti i livelli, rifiutandosi di affrontare la "dimensione sociale" delle
politiche idriche e di riaffermare l’impegno a concretizzare i diritti umani
all'acqua e ai servizi igienico-sanitari, come riconosciuto dal generale delle
Nazioni Unite nel 2010. In parallelo, nella bozza di
risoluzione in preparazione della Conferenza di Rio +20 chiamata "Il futuro che vogliamo”, in fase di
negoziazione a New York presso le Nazioni Unite, emergono posizioni ancora poco
chiare da parte di alcune delegazioni che sono orientate a far sopprimere il
riferimento al diritto umano all'acqua e ai servizi igienici nel testo
base.
Alla luce di queste considerazioni
non si può non prendere atto – constata Rosario Lembo - che ancora nel 2012 la Giornata Mondiale
dell’acqua, si celebra solo a parole e proclami generici sull'accesso
"universale” all'acqua potabile e servizi igienico-sanitari "di base" per tutti,
senza mettere in atto impegni precisi sul piano della concretizzazione del
diritto”.
Sono ormai quaranta anni che i
leader dei Paesi che si oppongono al diritto umano all'acqua proclamano il loro
impegno a garantirlo, prima nel 2000 e adesso rinviandolo nel
2030. Nella nostra Italia, infine non si
può non rilevare che nonostante il pronunciamento da parte di 26 milioni di
cittadini italiano che hanno dichiarato che l’acqua non è una merce sulla quale
fare profitto, il Governo ed il Parlamento, a distanza di 9 mesi, si rifiutano
di dare concretezza alla volontà popolare adottando un provvedimento legislativo
che concretizzi il mandato referendario e riconosca il diritto
all'acqua.
E’ forse arrivano il momento che i
cittadini e le comunità facciano sentire con forza la loro indignazione. E’
questo il modo migliore per celebrare la Giornata Mondiale dell’acqua.
Tutti gli approfondimenti su
Marsiglia 2012 e sull’andamento del processo di concretizzazione sul diritto
all’acqua, così come molte altre notizie sull’acqua, sono disponibili sul nuovo
sito del Comitato Italiano Contratto Mondiale sull’acqua Onlus, online da oggi –
www.contrattoacqua.it
Per
informazioni:
segreteria@contrattoacqua.it, tel
02 89072057, cel 3274293815
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