Iren pronta a offerta con F2i
Il gruppo presieduto da Roberto Bazzano, alle prese con un piano per
ridurre il debito, sarebbe orientato a formulare l'offerta in un veicolo
che la vedrebbe in minoranza rispetto a F2i. Allo stesso tempo,
potrebbe essere prevista una call che consentirebbe a Iren di tornare in
maggioranza nel 2014, quando il termovalorizzatore entrerà in funzione.
Tra gli altri operatori interessati all'impianto ci sarebbero Falck e, tra gli stranieri, la francese Veolia. Iren presenterà una proposta in tandem con F2i solo per il termovalorizzatore, mentre per Amiat starebbe ancora trattando per trovare un partner.
Della questione ha parlato sul suo blog Beppe Grillo. "Per pagare Iren il Comune di Torino metterà in vendita le quote nelle sue partecipate nei trasporti, Gtt, gestione rifiuti, Amiat e l’inceneritore di Gerbido, Trm. Non sembra però che ci sia un grande interesse da parte di eventuali compratori. La possibile soluzione? L’acquisto delle partecipazioni del Comune di Torino da parte di Iren che si è detta interessata - si legge nel post - In sostanza, il creditore, Iren, indebitato per circa tre miliardi, acquista dal debitore (il Comune di Torino), che è anche il suo proprietario, i beni messi in vendita per saldare il debito nei suoi confronti. Chi paga per tutti è il torinese, tassato e cortese. Con fiducia verso la catastrofe".
"Nonostante il credito vantato verso Torino di 260 milioni, Iren si appresta a pagare per l'acquisto della società di raccolta di rifiuti e l'inceneritore della Mole - aggiunge il consigliere comunale reggiano del Movimento 5 Stelle Matteo Olivieri - Lunedì in Consiglio comunale a Reggio si discuterà questo argomento. La nostra interpellanza chiede con quali soldi Iren condurrà l'operazione, visto l'alto indebitamento e la scarsa liquidità, e a quali strategie finanziarie si ispira in questa operazione. Infatti è noto che tutte le grandi multiutility europee, a cominciare da E-On, stanno dismettendo gli inceneritori perchè antieconomici. I nostri allarmi di qualche tempo fa si sono rivelati realtà".
"Nel novembre 2011 venne approvata in Consiglio una nostra mozione per accompagnare il rientro del debito di Torino verso Iren, in cui si chiedeva un approfondimento del Piano di rientro del Comune di Torino dal debito sulle utenze relative all’illuminazione pubblica, integrandolo con adeguate previsioni di investimento sul risparmio energetico, capaci di abbassare il rischio di insolvibilità nel medio e lungo termine - conclude Olivieri - In quella mozione si esprimeva preoccupazione in merito alla capacità del Comune di Torino o di altro socio pubblico di continuare a detenere le azioni della società Iren spa, con un rischio di ulteriore privatizzazione di Iren".
Tra gli altri operatori interessati all'impianto ci sarebbero Falck e, tra gli stranieri, la francese Veolia. Iren presenterà una proposta in tandem con F2i solo per il termovalorizzatore, mentre per Amiat starebbe ancora trattando per trovare un partner.
Della questione ha parlato sul suo blog Beppe Grillo. "Per pagare Iren il Comune di Torino metterà in vendita le quote nelle sue partecipate nei trasporti, Gtt, gestione rifiuti, Amiat e l’inceneritore di Gerbido, Trm. Non sembra però che ci sia un grande interesse da parte di eventuali compratori. La possibile soluzione? L’acquisto delle partecipazioni del Comune di Torino da parte di Iren che si è detta interessata - si legge nel post - In sostanza, il creditore, Iren, indebitato per circa tre miliardi, acquista dal debitore (il Comune di Torino), che è anche il suo proprietario, i beni messi in vendita per saldare il debito nei suoi confronti. Chi paga per tutti è il torinese, tassato e cortese. Con fiducia verso la catastrofe".
"Nonostante il credito vantato verso Torino di 260 milioni, Iren si appresta a pagare per l'acquisto della società di raccolta di rifiuti e l'inceneritore della Mole - aggiunge il consigliere comunale reggiano del Movimento 5 Stelle Matteo Olivieri - Lunedì in Consiglio comunale a Reggio si discuterà questo argomento. La nostra interpellanza chiede con quali soldi Iren condurrà l'operazione, visto l'alto indebitamento e la scarsa liquidità, e a quali strategie finanziarie si ispira in questa operazione. Infatti è noto che tutte le grandi multiutility europee, a cominciare da E-On, stanno dismettendo gli inceneritori perchè antieconomici. I nostri allarmi di qualche tempo fa si sono rivelati realtà".
"Nel novembre 2011 venne approvata in Consiglio una nostra mozione per accompagnare il rientro del debito di Torino verso Iren, in cui si chiedeva un approfondimento del Piano di rientro del Comune di Torino dal debito sulle utenze relative all’illuminazione pubblica, integrandolo con adeguate previsioni di investimento sul risparmio energetico, capaci di abbassare il rischio di insolvibilità nel medio e lungo termine - conclude Olivieri - In quella mozione si esprimeva preoccupazione in merito alla capacità del Comune di Torino o di altro socio pubblico di continuare a detenere le azioni della società Iren spa, con un rischio di ulteriore privatizzazione di Iren".
FONTE: http://24emilia.com
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