Polemiche, dimissioni o rinuncia per
motivi personali: quali che siano le reali motivazioni, dopo giorni di
dichiarazioni e smentite, il responsabile della Commissione
internazionale contro l’impunità (Cicig), il costaricano Francisco
Dall’Anese, lascerà il suo mandato a settembre.
Lo ha confermato lo stesso Palazzo di
Vetro annunciando che sono già cominciate le consultazioni per trovare
il successore dell’organismo – unico al mondo nel suo genere – attivo
dal 2006 in Guatemala sotto l’egida dell’Onu.
L’annuncio del ritiro di Dall’Anese –
anche il suo predecessore, lo spagnolo Carlos Castresana, si era dimesso
nel 2010 denunciando una cospirazione ai suoi danni – è giunto in
concomitanza con una dura polemica legata al processo per genocidio
contro l’ex dittatore Efraín Ríos Montt.
La Cicig ha criticato il pronunciamento
pubblico di 12 personalità che il 16 aprile – subito dopo la condanna a
80 anni inflitta a Ríos Montt e prima che la sentenza fosse
clamorosamente annullata – si erano espresse contro il dibattimento. Per
tutta risposta la Commissione ha richiamato i firmatari del
pronunciamento “alla misura” accusandoli di voler “incidere sulla
decisione giudiziaria per ottenere una sentenza assolutoria”.
Le critiche della Cicig sono state poi
fortemente contestate dal governo che si è lamentato presso l’Onu
definendo la condotta della Commissione “non appropriata”.
Missionary international service news agency
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