Il glifosato potrà essere usato in Europa almeno per altri 5 anni. Il paesi Ue hanno infatti votato sì al rinnovo dell'autorizzazione quinquennale per il contestatissimo diserbante, al centro di una controversia scientifica internazionale sulla sua presunta (o probabile) cancerogenicità. "Dimostra che quando tutti vogliamo, siamo in grado di condividere e accettare la responsabilità collettiva nel processo decisionale", ha detto il commissario Ue alla salute Vytenis Andriukaitis.
A quanto apprende l'Ansa, gli equilibri sono stati spostati dalla Germania, che fino a ieri sembrava intenzionata ad astenersi a causa della non delineata situazione politica interna mentre oggi a sorpresa si è espressa favorevolmente. Pro-rinnovo altri 17 paesi. Nove quelli contrari tra cui Italia, Belgio, Grecia, Francia, Ungheria, Cipro, Malta, Lussemburgo e Lettonia. Astenuto il Portogallo. Contro la licenza si era esposta in modo particolare la Francia. "Il glifosato è un prodotto potenzialmente a rischio per la salute dei francesi e per l'ambiente e la biodiversità", diceva prima del voto la segretaria di Stato presso il ministero dell'Ambiente, Brune Poirson.
Il voto sul rinnovo dell'autorizzazione del glifosato è avvenuto nel cosiddetto 'comitato d'appello' permanente Ue su piante, cibi e mangimi (Comitato Paff), che riunisce i rappresentanti degli Stati membri a livello ministeriale. Nel caso in cui non fosse stata raggiunta la maggioranza qualificata, sarebbe toccato alla Commissione decidere in tutta autonomia.
LA PROTESTA - Protestano gli ambientalisti della Coalizione europea 'Stop glifosato' (vi fanno capo tra gli altri Avaz e Greenpeace) che stamani davanti al quartier generale della Commissione europea, in vista del voto di oggi, hanno indossato maschere del presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker e del commissario Ue alla Salute, il lituano Vytenis Andriukaitis, esponendo striscioni contro il glifosato.
IL MINISTRO MARTINA - "Abbiamo votato contro il rinnovo oggi perché siamo convinti che l'utilizzo di questa sostanza vada limitato - ha detto il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina -. L'Italia già adotta disciplinari produttivi che limitano l'uso del glifosato a soglie inferiori del 25% rispetto a quelle definite in Europa al fine di portare il nostro Paese all'utilizzo zero del glifosato entro il 2020".
IN ITALIA - In Italia resta il divieto di uso del glifosato nelle aree frequentate dalla popolazione o da "gruppi vulnerabili" quali parchi, giardini, campi sportivi e zone ricreative, aree gioco per bambini, cortili ed aree verdi interne a complessi scolastici e strutture sanitarie, ma anche in campagna in pre-raccolta "al solo scopo di ottimizzare il raccolto o la trebbiatura". Lo precisa la Coldiretti che sottolinea come gli effetti del decreto del Ministero della Salute in vigore dal 22 agosto del 2016 che non vengano modificati dalla decisione dell'Unione Europea di rinnovare per 5 anni la licenza di utilizzo. "L'Italia - secondo l'organizzazione agricola - deve porsi all'avanguardia nelle politiche di sicurezza alimentare nell'Unione Europea e fare in modo che - sottolinea la Coldiretti - le misure precauzionali introdotte a livello nazionale riguardino coerentemente anche l'ingresso in Italia di prodotti stranieri trattati con modalità analoghe come il grano proveniente dal Canada dove viene fatto un uso intensivo di glifosato proprio nella fase di pre-raccolta".
A quanto apprende l'Ansa, gli equilibri sono stati spostati dalla Germania, che fino a ieri sembrava intenzionata ad astenersi a causa della non delineata situazione politica interna mentre oggi a sorpresa si è espressa favorevolmente. Pro-rinnovo altri 17 paesi. Nove quelli contrari tra cui Italia, Belgio, Grecia, Francia, Ungheria, Cipro, Malta, Lussemburgo e Lettonia. Astenuto il Portogallo. Contro la licenza si era esposta in modo particolare la Francia. "Il glifosato è un prodotto potenzialmente a rischio per la salute dei francesi e per l'ambiente e la biodiversità", diceva prima del voto la segretaria di Stato presso il ministero dell'Ambiente, Brune Poirson.
Il voto sul rinnovo dell'autorizzazione del glifosato è avvenuto nel cosiddetto 'comitato d'appello' permanente Ue su piante, cibi e mangimi (Comitato Paff), che riunisce i rappresentanti degli Stati membri a livello ministeriale. Nel caso in cui non fosse stata raggiunta la maggioranza qualificata, sarebbe toccato alla Commissione decidere in tutta autonomia.
LA PROTESTA - Protestano gli ambientalisti della Coalizione europea 'Stop glifosato' (vi fanno capo tra gli altri Avaz e Greenpeace) che stamani davanti al quartier generale della Commissione europea, in vista del voto di oggi, hanno indossato maschere del presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker e del commissario Ue alla Salute, il lituano Vytenis Andriukaitis, esponendo striscioni contro il glifosato.
IL MINISTRO MARTINA - "Abbiamo votato contro il rinnovo oggi perché siamo convinti che l'utilizzo di questa sostanza vada limitato - ha detto il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina -. L'Italia già adotta disciplinari produttivi che limitano l'uso del glifosato a soglie inferiori del 25% rispetto a quelle definite in Europa al fine di portare il nostro Paese all'utilizzo zero del glifosato entro il 2020".
IN ITALIA - In Italia resta il divieto di uso del glifosato nelle aree frequentate dalla popolazione o da "gruppi vulnerabili" quali parchi, giardini, campi sportivi e zone ricreative, aree gioco per bambini, cortili ed aree verdi interne a complessi scolastici e strutture sanitarie, ma anche in campagna in pre-raccolta "al solo scopo di ottimizzare il raccolto o la trebbiatura". Lo precisa la Coldiretti che sottolinea come gli effetti del decreto del Ministero della Salute in vigore dal 22 agosto del 2016 che non vengano modificati dalla decisione dell'Unione Europea di rinnovare per 5 anni la licenza di utilizzo. "L'Italia - secondo l'organizzazione agricola - deve porsi all'avanguardia nelle politiche di sicurezza alimentare nell'Unione Europea e fare in modo che - sottolinea la Coldiretti - le misure precauzionali introdotte a livello nazionale riguardino coerentemente anche l'ingresso in Italia di prodotti stranieri trattati con modalità analoghe come il grano proveniente dal Canada dove viene fatto un uso intensivo di glifosato proprio nella fase di pre-raccolta".
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.