Oggi, 16 gennaio, alle ore 17 presso il Comune di Grugliasco si è
svolta una riunione del Comitato Locale di Controllo dell’inceneritore,
su richiesta dei sindaci dei comuni di Beinasco e Grugliasco incalzati
dalle pressioni dei cittadini, tra i quali citiamo Daniela Allotta che più volte ha sottoposto domande precise, inviate anche ai media, alle quali non ha ricevuto risposte.
Una riunione molto partecipata, con un pubblico attento e preparato,
aperta da Erika Faienza, presidente del Comitato Locale di Controllo pur
senza averne più i requisiti. Era stata eletta nel 2006 in qualità di
consigliere PD nel Comune di Beinasco. Oggi è nel consiglio provinciale
di Torino, commissione ambiente. Di recente è stata condannata ad un
anno e tre mesi dal Tribunale di Torino per aver autenticato delle
firme per la lista Piemonte Ecologica a sostegno del sindaco Piero
Fassino. A Grugliasco la chiamano “la first lady”, perché moglie
dell’attuale sindaco, sempre PD. Tutto in famiglia, insomma.
Di seguito la trascrizione fatta in real time, perdonate gli errori…. leggendo capirete che loro ne hanno fatti di più gravi!
Apre la dr.ssa Bene, dell’ASL, che spiega i monitoraggi attuati su un
campione di cittadini, con prelievi di PCB, diossine. Sono stati anche
coinvolti 11 lavoratori “non esposti”, personale con funzioni
amministrative, e 12 lavoratori potenzialmente esposti perché impiegati
sulle linee. IL lavoro non è terminato, man mano che verranno assunti
nuovi lavoratori questi prelievi verranno riproposti ai nuovi
lavoratori. L’attività si è svolta dal 20 maggio al 15 luglio 2013, è
stata costituita la banca biologica presso ISS, le spirometria eseguite
dal San Luigi di Orbassano etc. La restituzione dei risultati è prevista
sia in forma aggregata sia in forma individuale su richiesta degli
interessati. A luglio 2013 sono stati restituiti a livello individuale i
risultati, ora invece si avvia la fase di restituzione dei risultati
riguardante i metalli. I dati verranno presentati il 29 gennaio.
Probabilmente nel mese di marzo verranno organizzate delle
presentazioni, con la formazione ai medici di base.
Interviene ora il Dott. Salamina, ASL1. Specifica rilevazione dei
biomarcatori di esposizione, spiega il modello dello studio:196
residenti in area di esposizione, 196 residenti in altra area urbana, 50
residenti in area di ricaduta, 50 residenti in altra area urbana. PCBs,
PCDD/Fs (età 35-49). Check up generale, questionario su stato di
salute, abitudini alimentari e voluttuarie, percezione rischio.
Punteggio del rischio cardiovascolare, funzionalità endocrina, renale e
respiratoria, metalli e IPA.
Sono passati 20 minuti dall’inizio dell’incontro e al momento non ci
hanno ancora detto niente di significativo. La sala è piena, molta gente
in piedi. Una riunione molto partecipata, ci accontenteremo di sentire
parlare del nulla? Direi proprio di no….
il Dott. Salamina dell’ASL1 spiega ora le difficoltà di
“arruolamento” dei campioni per il check up… “molti non erano
disponibile per l’avvicinarsi delle vacanze”. In sala cominciano a
lamentarsi, si sta perdendo tempo parlando di nulla….
ora si passa all’ordine del giorno. Sono pervenute richieste di
chiarimenti da parte di ARPA; la parola passa all’Ing. CARBONATO,
dell’ARPA. Le insistenti segnalazioni diventano improvvisamente
inesistenti… che lapsus eh?
La Faienza polemizza per la presenza di un giornalista (de Il Fatto
Quotidiano) che sta filmando, il giornalista risponde che l’incontro è
pubblico…. applauso dalla sala…
Antonella Pannocchia nuovo Direttore del Dipartimento di Torino di Arpa
Piemonte, Illustra cosa spiegherà l’ing. Carbonato, i rilievi in
termini di emissioni … rispettano alle emissioni dal camino di TRM e le
elaborazioni fatte come agenzia, ci sono una serie di superamenti che
verranno illustrati. Poi il dott. Lollobrigida spiegherà come e se
questi sforamenti impattano sulla qualità dell’aria complessiva,
monitorata da una centralina sotto l’inceneritore (ma il pubblico
precisa che la centralina è stata messa in una SCUOLA VICINA
ALL’inceneritore). Un prelievo fatto poco prima di natale direttamente
dal camino, in termini di diossine e IPA, sono dati che metteranno sul
sito nei prossimi giorni, per quanto riguarda le diossinne la PANNOCCHIA
dichiara che siamo 100 volte sotto il limite. Applauso dalla sala. Per
quanto riguarda IPA sostiene che siamo 2000 volte sotto il limite.
La Pannocchia (ARPA) dice che se non crediamo a quei dati ci querela per FALSO. INTIMIDAZIONE?
tocca all’ing. Carbonato dell’ARPA. Ci racconta quello che già
sappiamo, da quanto funziona l’inceneritore e quanti guasti ci sono
stati fino ad oggi con relativi superamenti delle emissioni consentiti.
“Siamo già nell’anno nuovo, a costo di annoiarvi è giusto mostrare le
valutazioni di fine anno, le analisi statistiche previste dalla
normativa sui superamenti che si sono verificati nell’anno.” Viene
mostrata una statistica sui guasti e sui casi di superamento occorsi nel
2013, interessando più parametri. 42 semiore di superamento dei limiti,
120 sono i superamenti ammessi dalla legge. Fantastico. E’ tutto ok.
Stiamo benissimo. Carbonato dell’ARPA. “Esempio, HCL… hanno superato 22
volte il limite. Quando c’è il superamento del limite avviene il blocco
dei rifiuti, vengono messe in atto tutte le azioni correttive per
rientrare.. è obbligatorio. Però da un punto di vista del profilo
penale, cioé il singolo superamento del limite comporta una rilevanza
penale o no, qui c’è la legge che dice che in un annno solare sono
consentiti per ogni parametro fino al 3% di sforamento dei parametri
della colonna B”.
Guarda caso da questo punto di vista abbiamo una situazione di rispetto dell’autorizzazione…
Guarda caso da questo punto di vista abbiamo una situazione di rispetto dell’autorizzazione…
prosegue l’ing. Carbonato dell’ARPA, nelle sue rassicurazioni. Ora
siamo al monossido di carbonio. Nell’anno solare abbiamo avuto “solo” 3
superamenti, che corrispondono percentualmente al 4,20%….
l’autorizzazione stabilisce il numero percentuale massimo pari al 3%
quindi in questo caso il dato evidenziato in rosso perché non si
configura una situazione di rispetto dell’autorizzazione.
E QUINDI?
E QUINDI?
il pubblico incalza e la FAIENZA minaccia di chiudere l’incontro,
sostenendo che il pubblico non ha diritto di fare domande… sale la
tensione, la gente vuole risposte, intanto l’ing. Carbonato prosegue ma
il riepilogo superi… n. semiore con superamento limiti è di 81 a fronte
di un numero massimo di semiore con superi amessi di 120. Loro sono
sempre in regola. L’ossido di carbonio ha una % di superamento/giorno
del 3,64 %, il limite è il 3%… E QUINDI?????
“Non siete credibili”, grida qualcuno dalla sala, ma Carbonato va
avanti. “Questi sono i superamenti, nudi e crudi”… E QUINDI? I
superamenti sono i dati oggettivi… i dati sono stati verificati,
dall’ARPA. Perché superano i limiti? I problemi tecnici, spiega
Carbonato, facendo un po’ di statistica, si possono ricondurre a tre
tipologie, trip di caldaia, anomalie distribuzione aria primaria, guasti
o anomalie al sistema di alimentazione dei reagenti.
Ci sentiamo più rassicurati? NO.
Ci sentiamo più rassicurati? NO.
LINEA 1 DICEMBRE 2013. ORE MENSILI DI FUNZIONAMENTO IN MARCIA CON
RIFIUTO: 707 ORE/MESE. (ING. CARBONATO, ARPA, CLDC GRUGLIASCO… ADESSO) I
report sono disponibili sul sito ARPA, Carbonato ha finito. La Faienza
parla ma senza microfono, non si capisce niente. Ora parla il Dott.
Lollobrigida dell’ARPA e dal pubblico parte un “VAI GINA”!
il il Dott. Lollobrigida dell’ARPA parlerà di due argomenti per il
periodo 23 dicembre – 7 gennaio: molestie olfattive e qualità dell’aria e
superamento dei limiti a camino e qualità dell’aria. Dal pubblico
specificano che non sono molestie, si chiama VELENO.
Non chiamatele puzze, mi raccomando: molestie olfattive.
“Nelle situazioni in cui si verificano numerose segnalazioni di molestie olfattive la legittima preoccupazione delle Amministrazioni e dei cittadini è di: identificare l’origine del fenomeno, verificare se questi fenomeni comportano anche un peggioramento delle concentrazioni degli inquinanti in aria per i quali la normativa stabilisce dei limiti per la protezione della salute. Gli inquinanti normali infatti non sono percepibili a livello olfattivo alle concentrazioni che si rilevano in area urbana, anche quando queste concentrazioni eccedono i limiti”. Dal pubblico qualcuno grida “Ma ci prendete per stupidi”? “L’ammoniaca si sente!”… “Non si sente la puzza ma la gola brucia”… il dott. Lollobrigida è imbarazzato…
Non chiamatele puzze, mi raccomando: molestie olfattive.
“Nelle situazioni in cui si verificano numerose segnalazioni di molestie olfattive la legittima preoccupazione delle Amministrazioni e dei cittadini è di: identificare l’origine del fenomeno, verificare se questi fenomeni comportano anche un peggioramento delle concentrazioni degli inquinanti in aria per i quali la normativa stabilisce dei limiti per la protezione della salute. Gli inquinanti normali infatti non sono percepibili a livello olfattivo alle concentrazioni che si rilevano in area urbana, anche quando queste concentrazioni eccedono i limiti”. Dal pubblico qualcuno grida “Ma ci prendete per stupidi”? “L’ammoniaca si sente!”… “Non si sente la puzza ma la gola brucia”… il dott. Lollobrigida è imbarazzato…
Ora il dott. Lollobrigida spiega che negli anni 70 a Torino si
sentiva la puzza di anidride solforosa… Continua a salire la tensione…
Il dott. Lollobrigida (chiamiatelo Gina), sulla base dei dati
mostrati, sostiene che le molestie olfattive (chiamiamole puzze per
favore) non hanno particolari riscontri nei dati misurati, che sono
tipici della “stagione torinese”. capito? Va tutto bene!
C’è la domanda di un tecnico del comune di Rivalta, Bertolino: “non
mi piacciono le riunioni modello stadio, mi pare evidente che si sta
creando un problema di credibilità di ARPA e questo lo vediamo dalla
gente (è la moglie di Oliva, gridano dal pubblico – rif. Erika Faienza),
io ho l’abitudine ad avere il massimo rispetto per gli enti pubblici,
ma queste presentazioni non aiutano in credibilità. perché dire che le
tre linee hanno lavorato tutte per 707 ore, mi permetto di avere dei
dubbi sulla correttezza dei dati RIPORTATI. Non è un dettaglio, siamo in
un’assemblea pubblica, io gradirei che questi documenti fossero
consegnati ai membri del ClDC in anticipo, lo chiedo da quando son
seduto qui, probabilmente eviteremmo anche queste figure, sicuramente è
un REFUSO, sono convinto che che il sito è corretto, però fate
attenzione che presentare i dati (ad esempio cosa vuol dire media
semioraria)… ” “Io vorrei ribadire un concetto, l’ARPA è un ente
pubblico, abbiamo avuto scontri duri in passato ma è un ente pubblico, e
se divulgaste i documenti prima queste cose le eviteremmo…. ”
Parla Maurizio Piazza
sindaco del Comune di Beinasco, al CldC sull’inceneritore, a
Grugliasco. “Nel confronto con alcuni cittadini beinaschesi che hanno
segnalato all’ARPA o per strada.. vengono fuori sostanzialmente delle
informazioni più visive, sensazioni molto probabilmente rispetto alla
realtà, anch’io credo nell’ARPA e mi fa piacere l’intervento del tecnico
Bertolino di Beinasco perché se siamo qui ci dev’essere credibilità
verso enti che non hanno colore politico (dal pubblico chiedono se la
Faienza è la moglie di Oliva o no)…. Innanzitutto la questione del
vapore acqueo, vorrei capire se l’ARPA ha fatto dei rilievi e che tipo
di riscontro c’è stato, poi vorrei capire se dal PS del San Luigi o
Rivoli sono arrivati riscontri o se c’è chi si è recato per problemi…
manifestati dalla gente in termini di vomito e robe varie e odore
strani, ho notato anch’io la questione che nelle slide alcuni elementi
tipo il CO linea uno e linea due hanno dei superamenti rispetto al 3%, è
vero anche che questo 3% si rileva in termini di media ma su 8 mesi di
funzionamento, quindi cosa ci dobbiamo aspettare in prospettiva? E
vorrei capire anche cosa ci dobbiamo aspettare perché le anomalie sono
marcate, la fine del collaudo è aprile o maggio, voglio capire se
l’impianto è stato acceso considerando l’impianto a posto o se è stato
acceso in fretta e furia…. dopo di che avere interlocutori…… (viene
interrotto dal pubblico)… penso che qui ci sia gente al di là delle
polemiche politiche (brusio dal pubblico) vogliono avere delle risposte e
dei dati certi, da parte di persone che non vanno a sensazione ma che
possono rispondere con dei dati certi, questo è quello che chiedono i
cittadini che io rappresento, quindi il discorso… questo volevo capire
in particolar modo, è stato acceso con una situazione precaria o in
condizione di bruciare quello che deve bruciare?
E’ il turno dell’assessore all’ambiente di Rivoli. “Credo sia
fondamentale per fare un po’ di chiarezza riconoscere ARPA come ente
pubblico, Bertolino ha detto una cosa importante… altra cosa invece che
volevo chiedere … volevo capire come mai in alcune ore e in alcuni
periodi c’è un cambio di colore dei fumi, questa credo sia una delle
cose che preoccupa i cittadini. Seconda cosa abbiamo visto che ci sono
alcuni sforamenti riferiti ad alcuni parametri, è fondamentale capire
cosa sta facendo la società perché in futuro non ci siano più sforamenti
di nessun parametro.
Sindaco Montà, Grugliasco: “io non mi ripeto, il senso di questi
incontri non credo che abbia l’obiettivo di far cambiare opinione ma la
lettura dei dati deve essere incontrovertibile, se i dati vengono messi
in discussione è inutile, stiamo facendo un esercizio che genera
confusione ulteriore e anche quelli che non hanno un’opinione definita
rispetto all’impianto vengono ulteriormente confuse e portate sul
terreno legittimo di chi ritiene che questo impianto rappresenti un
elemento devastante sul territorio. Ci sono 3 questioni, la prima è
quella dei fumi che ha due aspetti, è evidente che in determinate
condizioni metereologiche e ambientali la quantità di fumo è
significativa, ci sono dei cambi di colorazione, non c’è bisogno che
andiamo a riprenere questioni note basta andare su Youtube, è chiaro che
ha indotto allarme nei cittadini. Quest’oggi abbiamo appreso, ma con
TRM vorrei conoscerne le ragioni, perché ARPA ci ha spiegato che le
emissioni che visivamente destavano preoccupazioni non hanno riscontri
preoccupanti. Seconda questione: odori, puzze, molestie offettive… CI
SONO, io chiedo ad ARPA di capire se non c’è correlazione con l’impianto
o con le emissioni uno sforzo per capire da dove vengono dobbiamo farlo
perché io NON CREDO CI SIANO ALLUCINAZIONI DI MASSA! Io ho una mia
opinione da non tecnico…. vorrei capire da parte vostra se ci sono delle
indagini in corso, se si può approfondire la presenza di questi odori
registrati prevalentemente nella fascia mattutina. Il terzo aspetto
attiene alla questione dei superamenti, io credo ci sia una
preoccupazione matematica su cui chiedo a TRM, vero siamo nella fse di
test e tutto ma se uno fa le proporzioni è evidente che fatti 100 i
giorni e con il 3% stiamo nei limiti, nel 2014 con 365 giorni con una
proporzione matematica il rischio che non ci sia il rispetto di questi
parametri sussiste… è evidente che rispetto alla fase di testing vorrei
rassicurazioni per evitare che questi fenomeni continuino a verificarsi.
Quando c’è il superamento l’impianto si blocca… e mi sembra che questo
abbia una correlazione con il superamento dei parametri, bisogna in
qualche modo intervenire affinché lo spegnimento automatico che è
strumento di controllo non avvenga con frequenti… Ultimo aspetto chiedo
che questi dati che sono stati in parte diffusi e che verranno poi resi
pubblici successivamente, siano oggetto di una comunicazione
istituzionale e pubblica accettabile, non con la pretesa di dire va
tutto bene, ma che le persone che vogliono leggerli e che ritengono che
le istituzioni pubbliche che sono indipendenti dalla politica
(BRUSIO)…..
La parola all’assessore GIANNA DE MASI, comune di Rivalta: anche alla
luce di un paio di domande che la presidente ha letto io sento
l’esigenza di porre qualche domanda sicuramente banale sul piano
tecnico, ma sicuramente il fatto di leggere in tempo reale tabelle cosi’
complesse almeno per le mie capacità è un compito troppo impegnativo,
quindi anch’io non posso che ribadire la richiesta che tutto il
materiale venga fornito con sufficiente anticipo in modo che ci si possa
preparare e seguire in maniera più fruttuosa la presentazione. Prima di
fare queste domandine io credo che sia i quesiti posti dai cittadini
sia la situazione in questa sala impongono una riflessione sulla
funzione e il ruolo di questo comitato. (applausi). E sulle possibilità
che questo comitato ha effettivamente di svolgere un ruolo attivo e non
solo di ascolto e presa d’atto delle situazioni. Tutte le riunioni a cui
ho partecipato finora sono nella categoria del mio arricchimento
personale, ho imparato a leggere qualche dato in più ma non mi sono
sentita attiva come componente del comitato di controllo. Mesi e mesi
fa, se non addirittura alle primissime sedute (l’amministrazione a
rivalta si è insediata un anno e mezzo fa) avevamo chiesto una revisione
del regolamento di questo comitato, abbiamo inviato anche una bozza di
proposta sulla quale non ho mai avuto l’onore di ricevere la benché
minima risposta, se è stata cestinata spero sia almeno stata buttata
nella carta…. per il riciclo, pero’ credo che queste cose siano
importanti… sono molto lieta di questa convocazione e molto lieta che
sia avvenuta in tempo quasi reale rispetto alle richieste dei sindaci,
ma quando io ho chiesto una riunione a fine agosto l’ho ottenuta ad
ottobre. (applausi), spero non ci siano due pesi e due misure. Quindi,
per tornare al tema del regolamento vuol dire ragionare sulla
funzionalità e utilità di questo comitato e anche sulla sua
composizione. Bisogna trovare il modo di dare una composizione a questo
comitato che dia una rappresentanza, oltre alle istituzioni che già
rappresentano i cittadini, ai cittadini… trovando una formula che dia
una norma, una regola, una qualche forma di rappresentanza diretta dei
cittadini su un tema cosi’ sentito, cosi’ vivamente portato
all’attenzione, credo che vada assolutamente preso in considerazione. Io
non vorrei più trovarmi in una situazione come quella di stasera dove
l’unica alternativa proposta è di chiudere la seduta. Io chiedo di nuovo
con forza di convocare una riunione per discutere del regolamento…. per
svolgere al meglio il proprio ruolo perché in questa situazione io mi
sento un ente INUTILE. E l’inutilità è un costo perché anche il tempo ha
un suo valore. Una cosa che nella proposta non c’è è perché non
prevedere occasionalmente una formula del tipo aperto sull’onda dei
consigli comunali aperti? (dal pubblico gridano che Grugliasco li ha
rifiutati)
Prosegue Gianna De Masi, assessore comune di Rivalta:”Chiudo qui la
riflessione complessiva sul comitato, risulterà a verbale, non demorderò
dal continuare a chiedere che il regolamento venga rivisto. Per venire
ai temi tecnici ho l’impressione che questa formula del collaudo in
itinere sia estremamente problematica, che è stata evidentemente
determinata dall’esigenza di rispettare scadenze di date ma che ci ha
messo in una situazione estremamente complessa, è di difficile gestione
anche l’informazione ai cittadini, carichiamo sul sito tutti i
comunicati di TRM ma è faticoso stare dietro ad uno stop & go
continuo e soprattutto renderlo accessibile e comprensibile ai
cittadini. Il collaudo in itinere avrebbe dovuto avere un arco di tempo
più limitato. Poi le fasi di accensione e spegnimento sono le più
critiche ma SONO QUELLE I CUI SFORAMENTI NON VENGONO CONSIDERATI NEL
MONITORAGGIO…. quindi….. Poi mi va bene che i calcoli sono in
percentuai, su un arco di tempo X in percentuale vale Y, ma l’accumulo
avrà una CONSEGUENZA, no? L’accumulo di emissioni in valore assoluto non
può essere lo stesso…. mi piacerebbe che qualcuno me lo spiegasse! Le
segnalazioni alla procura quando ci sono difformità dai limiti di legge
vorrei sapere quante ne sono state fatte in questi mesi, che conseguenze
hanno determinato e per chi. Il problema dell’odore, malgrado i miei
limiti rendo atto al dott. Lollobrigida che non c’è una proporzionalità
diretta tra la percezione olfattiva e la modifica della qualità
dell’aria, però se io percepisco cattivo odore ho comunque un
abbassamento della qualità della vita, qui andiamo a toccare un tasto
ENORME, che è quello del carico industriale di questa zona, il problema
della SERVIZI INDUSTRIALI ce lo siamo detti e ridetti… ma tiriamo i remi
in barca, questa benedetta questione che secondo me non si risolverà
neanche nei 20 anni…. e tanto meno si poteva prevedere firmando un
protocollo d’intesa 3 anni fa… pero’… Parto dal primo intervento dei
medici dell’ASL sul monitoraggio sanitario, ripropongo qui una domanda
che ho già posto, prendo atto che ci sono effetti avversi E POI COSA
SUCCEDE? Se non ci poniamo il problema di prendere in mano la
programmazione del ciclo provinciale di gestione dei rifiuti e
cominciamo a ragionare anche su alternative, se nel giro di 3-4 anni
scopriamo che ci sono conseguenze troppo pesanti per la popolazione,
cosa facciamo? Riprendere quindi un discorso decisionale a livello
impiantistico, è indispensabile, perché è sotto gli occhi di tutti che
non sono decisioni che si concretizzano nell’arco di 2 anni… vogliamo
capire che questo inceneritore non risponde a tutto quello che ci si
aspettava per poi pensare un’alternativa? Questo comitato deve farsi
sede di stimolo per la ripresa della discussione, per la modifica del
piano provinciale che continua a prevedere 2 inceneritori… non è scritto
da nessuna parte che non se ne fa un altro….
Erika Faienza si prepara a dare risposte, chiede l’intervento di
ARPA. Aumenta il brusio del pubblico, così come le domande… c’è chi
chiede cosa stanno mettendo nella FOSSA, c’è chi chiede perché la
SERVIZI INDUSTRIALI è ancora li’… la Faienza chiede alla De Masi se
pensa che questo clima permetta di dare risposte, la gente continua a
chiedere RISPETTO.
Il tecnico dell’ARPA: “ci sono talmente tanti sforamenti che
aspettiamo di averne un po’ per metterli insieme e fare segnalazione di
reato alla Procura” (ad oggi 87 sforamenti, 10 guasti).
Parla un ingegnere di TRM. “Per quanto riguarda i colori.. qui
dovremmo entrare nel merito dei vapori attivi… come è stato evidenziato
precedentemente dall’ing. Bertolino quello che è visibile è vapore
acqueo che condensa, questo non vuol dire che dai camini non esce
nient’altro che vapore, sia ben chiaro. Quello che è visibile
macroscopicamente è VAPORE ACQUEO che CONDENSA, ma non vuol dire che dal
camino esce solo vapore, i dati vengono rilevati e sono stati
presentati da ARPA, vengono rilevati anche altri inquinanti, diossine,
metalli…. ma quello che è visibile è la condensazione del vapore… il
colore dipende dalla luce esterna, sole, nuvolo, la luce colpisce queste
goccioline di vapore acqueo che condensa. L’effetto cambiamento di
colore, blu, rosso, giallo verde, diverse colorazioni, anche scure,
dipende dalla luce. Per chi è un po’ tecnico è chiaro che si possono
determinare fenomeni di visibilità tipici delle stagioni invernali,
mentre nelle stagioni estive questi fenomeni sono praticamente assenti,
tant’è che le torri vaporative come il camino funzionano da aprile e il
fenomeno è manifesto in questo periodo… tenete presente che ha
funzionato circa 5000 ore, e la visibilità si vede in stagione fredda.
Cosa facciamo per evitare esuberi? Anche qui vorrei spiegare quello che
credo sia un aproccio corretto nella valutazione di questi tipi di
impianti. La normativa europea e l’approccio internazionale su questi
impianti è definire dei limiti e consentire dei superamenti dei limiti
in certe percentuali ma questo non vuol dire licenza d’uccidere, chi ha
posto dei limiti ha fatto delle valutazioni , ha posto dei limiti
tendenzialmente basso…. (dal pubblico dicono che non è vero, a parlare è
un medico, sostiene che i limiti sono fatti per autorizzare questi
impianti e non per tutelare la salute). L’ing. prosegue: “E’ evidente
che si cercherà di evitare questi sforamenti, ma nella normativa è
ammesso che ci siano certi sforamenti, e questo determina a fine anno
una valutazione statistica dei dati per vedere se i superamenti dei
valori di riferimento sono da ritenersi patologici oppure FISIOLOGICI.
Tenete presente che quest’impianto ha iniziato la sua attività nel 2013 e
come si era detto nel precedente incontro impianti di questo tipo
richiedono 4 o 6 mesi per raggiungere la maturità… situazioni
correggibili solo con gli impianti in marcia nelle reali condizioni
operative, perché le verifiche a freddo non consentono misurazioni
corrette. Il fatto che in questo anno delicato per la vita dell’impianto
che richiede aggiustamenti e modifiche, queste macchine possono avere
problemi di costruzione e quindi rompersi, noi riteniamo che in ogni
caso non è stato, come spesso è rappresentato, un disastro immane. E’
evidente che l’impianto aveva dei problemi, li ha risolti, e l’esercizio
provvisorio è finalizzato a risolvere problemi.. Tutti si lavora per
andare a ZERO superamenti, questo è il nostro compito nei confronti
della comunità che ospita l’impianto.
Dal pubblico fanno presente che i parametri in fase di test sono già
alti proprio perché considerano la fase di test, quindi la domanda è se
vengono sforati parametri già alti come possiamo sentirci rassicurati?
Come rispondono della salute dei cittadini?
Parla l’assessore Ronco. “Noi dobbiamo concentrarci
sull’inceneritore. Questione della salute. E’ chiaro che chi dice che
gli inceneritore non devono essere fatti ha preso una posizione. Io
credo che noi dobbiamo guardare i numeri per capire se c’è un rischio
per la saute…. ” (dal pubblico gridano che ce lo dice la storia quanto
fano male gli inceneritori). (lo posto in ritardo ma era l’ultimo
appunto… )
Verso le 21:00 la riunione finisce, la Faienza annuncia che le risposte verranno date in un prossimo incontro.
Cosi’ magari se le preparano meglio.
Simonetta Zandiri – TGMaddalena
Con Daniela Allotta abbiamo preparato e distribuito, durante la serata, un documento che fotografa la situazione… QUI il PDF Stop_Inceneritore
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