Forum Italiano
dei Movimenti per l'Acqua
presso ARCI – via Verdi 34 – 10124
Torino
www.acquapubblicatorino.org – tel 388
8597492
Comunicato
Stampa
L’AATO3
Torinese
non obbedisce alla legge
non obbedisce alla legge
Si profilano
manovre gattopardesche contro l’esito referendario del 12 e 13 giugno
2011
L’AATO3 (Autorità d’Ambito
Territoriale Ottimale che governa il Sistema Idrico Integrato torinese) non ha
un cuor di leone :
* ha deliberato la tariffa media
dell’acqua per il 2012 senza detrarre la quota del 7% di remunerazione del
capitale investito, abrogata da oltre 26.000.000 di voti nel referendum del 12 e
13 giugno 2011.
* ammette che così facendo non
applica l’esito referendario e ne attribuisce la responsabilità a generiche
volontà superiori che non hanno ancora impartito istruzioni in merito! Come se
la Corte Costituzionale non fosse la più alta autorità giuridica e non avesse
peso la sua chiarissima sentenza n. 26/2011: l’esito referendario entra in
vigore dal momento della sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, quindi
l’abrogazione immediata del balzello del 7% a carico degli utenti decorre dal
21 luglio 2011.
* ci assicura però che se la
tariffa verrà ridotta, ci restituirà la differenza indebitamente riscossa a
partire dal 2013. Bontà sua!
Serpeggia intanto tra le forze
politiche locali e nazionali l’ipotesi di una beffa a 26 milioni di italiani .
Nella logica gattopardesca “tutto cambia affinché nulla cambi” i nostri
politicanti pensano di cambiare il nome del balzello del 7% : da
“remunerazione del capitale investito” si chiamerebbe “quota destinata agli
investimenti” e la tariffa resterebbe quindi la stessa di prima del Referendum
Denunciamo fin d’ora queste
possibili manovre e chiediamo agli organi d’informazione di farle conoscere alla
cittadinanza in modo completo e oggettivo perché si scrive acqua ma si legge
democrazia.
In questa situazione opaca
segnaliamo però un primo spiraglio di luce emerso dal voto dell’Assemblea
dell’AATO3: la Comunità Montana Valle di Susa e Val Chisone e i sindaci
rappresentanti delle aree Omogenee 12
Orbassano (Beinasco,
Bruino, Orbassano, Piossasco, Rivalta di
Torino ), e 10 Moncalieri (Cambiano,
Candiolo, La Loggia, Moncalieri, Nichelino, Piobesi Torinese, Trofarello,
Vinovo) non hanno votato a
favore incrinando così la
tradizionale unanimità delle votazioni dell’AATO3. E’ un segnale importante di
una maturazione sui temi dell’acqua bene comune da gestire senza scopo di lucro:
se per i rappresentanti della Valle di Susa è un concetto insito nelle loro
lotte, per gli altri amministratori pubblici è un’acquisizione più recente,
frutto anche dell’intenso lavoro svolto del nostro Comitato Acqua Pubblica
Torino-Sud in quel territorio.
Ne riceve ulteriore impulso la
Campagna di Obbedienza
civile (www.acquapubblicatorino.org e www.obbedienzacivile.it che si sta
sviluppando in tutta Italia, accompagnata sul nostro territorio, da iniziative
rivolte per ora al
Comune di Torino e ai maggiori Comuni dell’area torinese per
l’applicazione dell’esito referendario:
fuori l’acqua
dal mercato: trasformazione di SMAT in ente di diritto
pubblico
fuori i
profitti dall’acqua:
abolizione della quota di “remunerazione del capitale” dalla bolletta dell’acqua che viene così diminuita del 16,32% nel 2012.
abolizione della quota di “remunerazione del capitale” dalla bolletta dell’acqua che viene così diminuita del 16,32% nel 2012.
Torino, 14 febbraio
2012
inoltro il link e il testo dell’appello contro la costituzione di una multiutility del Nord, ricevuto dal comitato acqua e promosso dal Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua
RispondiEliminahttp://www.acquabenecomune.org/raccoltafirme/index.php?option=com_petitions&view=petition&id=184&Itemid=111
L’invito a quanti hanno partecipato e sentito propria la battaglia per i Beni Comuni culminata con la vittoria epocale nei referendum del giugno scorso
è innanzitutto a sottoscriverlo e poi diffonderlo tra amici e conoscenti, per la più ampia raccolta possibile di firme on-line in tempi brevi.