Era mercoledì 26 febbraio quando è uscita la notizia della morte di
due uomini in un ospedale a Qom, città religiosa vicina a Tehran. La
loro morte ha scatenato un delirio tra gli utenti iraniani sui social:
“Uno degli uomini deceduti poche ore fa è il fratello di un politico
importante. Questi avrebbe chiesto alle autorità di indagare la causa
della morte di suo fratello. Il fratello è morto di Covid 19. Se non
fosse stato un parente di una persona importante, il governo avrebbe
continuato a nascondere la verità, nessuno avrebbe saputo nulla di
questo virus!”
Perché il governo iraniano avrebbe mantenuta nascosta una cosa così importante? Dopo il lockdown in Cina, quando nessuna compagnia aerea
avrebbe trasferito passeggeri dalla Cina in altri Paesi per via del
virus, la compagnia iraniana MAHAN Airlines, ha continuato a fare viaggi
tra le città cinesi, portando i passeggeri in Iran e da qui in altri
Paesi. La popolazione iraniana ha condannato tutta questa finta
“umanità”, così è stata definito dal governo questo gesto folle, e hanno
sempre assicurato al popolo di avere preso tutte le misure di sicurezza
necessarie e che il virus non sarebbe mai entrato in Iran. Seicento
studenti cinesi che studiavano religione a Qom, sono tornati in Iran con
la Mahan Airlines proprio quando Wuhan era in piena fase uno. È forse
un caso che i primi decessi per covid in Iran siano stati proprio a Qom?
Dopo la morte di quei due uomini a Qom, tante persone, da medici a attori e artisti, hanno chiesto al governo iraniano di mettere il Paese
in quarantena e di chiudere le strade che entrano ed escono da Qom. Il
governo però, ha sempre dichiarato che non serviva, che la situazione
era sotto controllo e che “mettere un paese in quarantena” era un metodo
medievale! Il 10% della popolazione di Qom ha abbandonato la città in
questo periodo per paura di prendere il virus. Metà di loro sono andati a
Tehran e nella regione Mazandaran (al nord del Paese) ed è subito
diventata la regione più colpita dal virus. La situazione era così grave
che non c’erano più posti per seppellire i defunti e quindi hanno
seppellito tante persone in fosse comuni a gruppi di trenta. Nel
frattempo l’Italia, insieme a molti altri Paesi europei entrava in
quarantena. Tutti Paesi del terzo mondo con governi medievali!
Da allora tutti i medici e gli infermieri in tutte le città iraniane
hanno denunciato sui social le numerose morti a causa del coronavirus, e
che le autorità hanno loro ordinato di dire che è la causa di questi
decessi era “per problemi gravi polmonari”. Ovviamente tanti di questi
medici sono stati arrestati. Tanti di loro hanno perso la vita a causa
del virus. Tanti altri continuano ancora ad informare la gente di come
evitare il contagio e continuano a lottare contro il virus e contro chi
non vuole che si sappia della situazione reale del Paese! Solo ieri, 11
maggio, il ministro della salute iraniano ha dichiarato che il
coronavirus era in Iran già da dicembre, ma che loro l’hanno scoperto
solo in gennaio!
Il nuovo anno persiano inizia il 21 marzo e ogni anno ci sono tredici
giorni di ferie per tutti e quasi tutto il Paese è chiuso. Il governo
ha approfittato di questa chiusura festiva per mettere tutte le città in
quarantena, dopo quasi un mese di richieste e lotte di attivisti e
medici! Alla fine delle ferie, il governo ha dichiarato che il Paese era
entrato nella fase di quarantena obbligatoria e quindi per le
successive due settimane sarebbero state aperte solo banche, ospedali e
uffici governativi necessari (la verità è però che nessuno degli uffici
governativi ha mai lavorato in quel periodo!) Più aumentavano i decessi
più il regime iraniano utilizzava la carta “sanzioni americani contro il
regime iraniano” per poter chiedere a altri Paesi sovvenzioni e
attrezzature sanitarie e fare pressioni affinché Trump togliesse una
parte delle sanzioni messe recentemente. Ovviamente tutto invano.
Ufficialmente l’Iran è tornato alla normalità da sabato scorso,
saranno ancora chiuse le scuole fino alla fine del Ramadan; la
quarantena è finita e la gente esce di casa come niente fosse, tanti
indossando mascherine e guanti, ma tanti altri senza alcuna protezione.
Aumentano i casi di contagio nel sud del Paese, ma ormai il governo
iraniano ha deciso che userà l’immunità di gregge per fermare il virus.
Alla fine il regime iraniano non ci ha mai visti altro che come un gregge!