Montenero, 18 luglio 2014 -
Le sentenze si rispettano
sempre, sia quando piacciono che quando non piacciono e a me francamente non
piace né la sentenza di appello che ha assolto Silvio Berlusconi per la
vicenda Ruby, né la sentenza di primo grado che invece, per gli stessi fatti, lo
aveva condannato a 7 anni di carcere.
Ripeto, le sentenze vanno
sempre rispettate ed io anche stavolta mi atterrò a questo sacro principio. Le
sentenze però possono anche essere serenamente commentate (pur rispettando i
giudici, gli accusati e gli accusatori).
Ciò premesso, a me pare che
- nel caso di specie - ci siano state due forzature di troppo: in primo grado
aver condannato Berlusconi anche per "concussione per costrizione" ed in appello
averlo assolto anche per il reato di "prostituzione minorile”.
Ma andiamo con ordine ed
innanzitutto riassumiamo la vicenda.
La Procura della Repubblica
di Milano, in relazione alla vicenda Ruby, aveva accusato Berlusconi di due
specifici reati: quello di aver avuto rapporti sessuali con la minorenne
Karima-Ruby El Marhouh (Ruby Rubacuori, appunto) punito dall’art. 600 bis del
codice penale con la pena da uno a sei anni di reclusione e quello di concussione
per costrizione punito dall’art. 317 del codice penale con la pena da sei a
dodici anni di reclusone, per avere egli– nella sua qualità, all’epoca dei
fatti, di Presidente del Consiglio in carica- abusato di tale sua qualità per
"costringere” il Capo di Gabinetto della Questura di Milano Pietro Ostuni a far
rilasciare la predetta Ruby (che, nel frattempo era stata portata in Questura
dagli agenti di Polizia ed ivi trattenuta per accertamenti) sostenendo che,
altrimenti, sarebbe successa una diatriba internazionale in quanto la predetta
era imparentata con l’ex Presidente egiziano Hosni Mubarak (mentre invece, nella
realtà era ed è una cittadina marocchina che nulla aveva a che vedere con
l’Egitto).
Ebbene, i giudici di primo
grado hanno riconosciuto Berlusconi colpevole di entrambi i reati, ritenendo
provato sia che Berlusconi fosse perfettamente al corrente che la signorina Ruby
fosse minorenne (e quindi aveva il dovere di non avere rapporti sessuali con lei
perché appunto la legge vieta ai maggiorenni di avere rapporti sessuali con
minorenni) sia che il funzionario della Questura Ostuni fosse stato costretto ad
assecondare le richieste del Presidente del Consiglio di far uscire dalla
Questura la signorina Ruby. I giudici di Appello,
invece, hanno assolto Berlusconi da entrambi i reati, sebbene con motivazioni
diverse. Egli infatti è stato assolto dall’accusa di concussione "perché il fatto
non sussiste” e dall’accusa di prostituzione minorile "perché il fatto non
costituisce reato”.
Assoluzione che ho così
tradotto "in dipietrese” a mia sorella Concetta che – qui a Montenero dove mi
trovo - me ne ha appena chiesto spiegazione: i giudici di appello hanno assolto
Berlusconi dall’accusa di concussione perché il dr. Ostuni della Questura di
Milano non era e non può essere considerato alla stregua di un "povero cristo”
che - siccome gli telefona il Presidente del Consiglio - si impaurisce a tal
punto da non potergli "resistere” e quindi da non potergli dire che Ruby non era
e non poteva essere affatto parente di Mubarak e soprattutto che non poteva
essere rilasciata nell’immediatezza in quanto, anche nei suoi confronti,
dovevano essere effettuati gli accertamenti di rito che ogni Ufficio Stranieri di
ogni Questura d’Italia ha l’obbligo di svolgere in casi del genere.
Insomma, ai giudici di
Appello potrebbe essere sembrato più plausibile che il dr. Ostuni si sia
volontariamente adeguato alle richieste di Berlusconi, pur essendo le stesse
improprie e fuori luogo. Attenzione però: per capire meglio le ragioni per cui i
giudici di Appello si sono determinati ad assolvere Berlusconi dobbiamo attendere
la pubblicazione delle motivazioni perché non dobbiamo dimenticarci che, nel
frattempo, è intervenuta le legge n.190 del 6 novembre 2012 con cui è stato di
fatto abolito il reato di "concussione per induzione”, reato tipico di chi vuole
convincere spintaneamente – si ho detto "spintaneamente” e non spontaneamente –
un pubblico ufficiale a favorirlo, abolizione che è comunque intervenuta a
fagiolo per risolvere anche questo caso (come anche il "caso Penati”, in verità).
Quindi, ed in conclusione,
per la Corte di Appello di Milano -mancando un elemento essenziale per la
commissione del reato (ovvero la "costrizione”) - il fatto-reato "non sussiste”,
vale a dire che è come se non si fosse mai verificato
Berlusconi, però, è stato
assolto anche dall’accusa di prostituzione minorile ma in questo caso non perché
"il fatto non sussiste” bensì perché "il fatto non costituisce reato”, vale a
dire che – sempre secondo i giudici di Appello- il "fatto” c’è o ci potrebbe
essere stato ma non è reato in quanto Berlusconi non aveva avuto la percezione di
avere a che fare con una minorenne (anche in questo caso, comunque è bene
attendere la pubblicazione della sentenza per capire meglio su quali elementi di
fatto i giudici sono arrivati a tale conclusione).
Così stando le cose, e
tornando all'inizio del mio discorso, ribadisco che a me – pur dovendo
rispettare, come rispetto, entrambe le sentenze – nessuna delle due mi convince.
Già non mi aveva convinto
la sentenza di primo grado e cioè quella che aveva condannato Berlusconi per
"concussione per costrizione” ai danni del dr. Ostuni e ciò in quanto a me è
sembrato sin da primo momento più plausibile che tale funzionario della Questura
di Milano possa aver deciso di sua sponte di assecondare Berlusconi o quanto meno
possa esservi stato "indotto” dal fatto che stava parlando con il Presidente del
Consiglio in persona ma in tal caso -come abbiamo sopra precisato – tale tipo di
reato era stato nel frattempo abolito dalle legge n. 190 del 2012 (che fortunata
coincidenza, eh!!!).
Comunque per me - per come
sono fatto io e per come mi sono sempre comportato - avrei preferito che il
funzionario della Questura avesse reagito come dovrebbe reagire sempre un
Pubblico Ufficiale "con le palle”(scusate il termine), resistendo a qualsiasi
pressione esterna, fosse pure del Presidente del Consiglio!!!
Bene quindi hanno fatto i
giudici di Appello a rivedere questo passaggio della sentenza di primo grado,
anche se, forse poteva essere meglio esplorata la figura processuale del nuovo
reato pure introdotto dalla legge n.190/12 (istigazione alla corruzione) e,
comunque, attendiamo di leggere come si esprimeranno in relazione all'abolito
reato di "concussione per induzione”.
Non mi convince, invece,
neanche l’assoluzione che in Appello i giudici hanno riconosciuto a Berlusconi
per il reato di prostituzione minorile e ciò perché non vedo la ragione per cui
costui si sia dato tanto da fare quella notte per far uscire dalla Questura la
ragazzina Ruby Rubacuori e farla affidare addirittura alle cure della nota
consigliere regionale ma, soprattutto, igienista dentale Nicole Minetti se non
perché poteva sapere che la ragazza era minorenne e quindi poteva metterlo nei
guai.
Ma comunque, ripeto, le
sentenze si rispettano ed io ho voluto esprimere le mie riserve, solo per far
sapere come la penso e non già per pretendere di giudicare gli altri.
Per il resto chi vivrà
vedrà!!!
Antonio
Di Pietro –
già magistrato ed ora contadino
già magistrato ed ora contadino