giovedì 28 ottobre 2010

ILVA

Pensando a Taranto mi piange il cuore, perché Rina (la mia fidanzata) è nata lì e passiamo spesso le vacanze a casa sua, quindi da qualche anno sono testimone diretto della situazione della città. Sintetizzo in poche righe quello che è stato l'impatto la prima sera che ci sono arrivato,in auto: l'autostrada finisce dritta dritta a ridosso delle acciaierie ILVA, uno stabilimento praticamente sconfinato (ho provato a mettere su google maps "ILVA Taranto" e posso dire che la sua estensione è praticamente la metà di tutta Torino...). Lo stabilimento è vecchio,come viene detto nell'articolo, ma la cosa più sconvolgente è che il carbon coke che viene utilizzato per produrre l'acciaio,viene stoccato in enormi mucchi a cielo aperto,infatti gli abitanti delle case più a ridosso dello stabilimento non possono stendere i panni all'aperto, gli alberi e i guardrails dell'autostrada sono completamente rossi per il deposito della polvere di carbone... immaginatevi cosa entra nei polmoni.
Stabilimenti come quello vengono chiusi in tuta Italia,lì non ci si pensa proprio,anche perché dà da lavorare a praticamente tutta la cittadinanza (nonostante ci siano ripetuti incidenti più o meno gravi e andare a fare il proprio turno là dentro è vissuto quasi come un incubo!).Dulcis in Fundo, TARANTO NON HA UN REGISTRO DEI MALATI DI TUMORE...
Per "fortuna", sta iniziando la costruzione di un mega ospedale che verrà gestito da Don Verzè... ecco un estratto di un articolo in cui il nostro premier s'impegna a mettere di tasca sua (nostra) 80 milioni per la costruzione...


da http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/politica/2009/5-agosto-2009/taranto-ospedale-san-raffaele-80-milioni-fondi-il-progetto--1601636892613.shtml

TARANTO — Passo in avan­ti decisivo per la realizzazione del «San Raffaele del Mediterra­neo », il nuovo ospedale di Ta­ranto che sostituirà il Santissi­ma Annunziata. Ieri la giunta regionale ha inserito ottanta milioni nel piano attuativo re­gionale (Par), alimentato dai fondi per le aree sottosviluppa­te (Fas), facendo proprio il pro­getto tecnico-sanitario presen­tato dall'istituzione di Don Ver­zè a maggio scorso. Il provvedi­mento della Regione destina a Taranto un finanziamento pari a più di un terzo dell'intero co­sto dell'iniziativa, stimato in 210 milioni.
Altrettanti ne do­vrebbe mettere a disposizione Berlusconi, secondo le promes­se fatte personalmente a Don Verzè e riferite dal presidente della Fondazione San Raffaele nella sua ultima visita a Taran­to. Il resto arriverà dall'autofi­nanziamento mediante un lea­sing di vent'anni. Nella delibe­ra approvata ieri la giunta dà mandato agli assessori Pelillo (Bilancio) e Fiore (Salute) di completare l'iter avviando il confronto con tutti i soggetti coin­volti per la condivi­sione e la corresponsabilità del progetto. Il «San Raffaele del Mediterraneo» avrà 570 posti letto, sorgerà su settantamila metri quadrati de­stinati alla struttura ospeda­liera e quattromila alle aule in cui si farà ricerca e didattica. Sa­rà localizzato al quartiere Paolo Sesto in un terreno di diciotto ettari della Fintecna, società del gruppo Iri che nella stessa zona possiede altre aree su cui ha progettato di edificare. Qui entra in gioco il Comune di Ta­ranto cui compete di contribui­re al progetto con interventi di natura urbanistica dato che la politica sanitaria è di compe­tenza regionale. La giunta co­munale deve individuare lo strumento giuridico per acqui­sire le aree che Fintecna cederà a titolo gratuito purché possa realizzare i suoi progetti edili sulle aree non ancora edificabi­li.[...]


Detto ciò,sembra incredibile, ma Taranto è una città splendida e con una popolazione che vorrebbe vivere senza la certezza quasi matematica di beccarsi un tumore...peccato che essendo in un'area sottosviluppata sia più "conveniente" mantenere un'industria pesante e inquinante, e costruirci di fianco un mega polo ospedaliero,così ci si fabbricano i pazienti e li si trasferiscono subito nell'ospedale!!!
W l'Italia


Paolo



--- Mar 26/10/10, Francesca ha scritto:

ciao,
in merito all'associazione non sono riuscita a trovare nulla, può darsi che non abbiano un sito, boh!
Per quanto riguarda invece la situazione di Taranto si riescono a scoprire molte cose scrivendo su google "taranto inquinamento", vi mando qualche link ma si trova molto di più, anche più recente

http://www.lanuovaecologia.it/view.php?id=10094&contenuto=Notizia
http://www.peacelink.it/ecologia/a/10787.html
http://it.wikipedia.org/wiki/Ilva

ciao ciao
Francesca

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