Solitamente questa sera noi in Iran festeggiamo "YALDA" (یلدا) : la notte più lunga dell'anno.
Si festeggia questa notte perché da domani le notti saranno sempre più corte e i giorni sempre più lunghi, quindi sempre più luce e meno oscurità. Per i nostri antenati, tanti secoli fa, il primo giorno di inverno era l'inizio della battaglia più dura da affrontare. Alla fine, però, la luce sconfigge l'oscurità e regna la vita sulla morte. La vittoria sarà per quelli che hanno sempre tenuto acceso la luce della speranza e la loro ricompensa sarà l'arrivo della primavera (il simbolo di vita e speranza, la rinascita).
Si festeggia questa notte perché da domani le notti saranno sempre più corte e i giorni sempre più lunghi, quindi sempre più luce e meno oscurità. Per i nostri antenati, tanti secoli fa, il primo giorno di inverno era l'inizio della battaglia più dura da affrontare. Alla fine, però, la luce sconfigge l'oscurità e regna la vita sulla morte. La vittoria sarà per quelli che hanno sempre tenuto acceso la luce della speranza e la loro ricompensa sarà l'arrivo della primavera (il simbolo di vita e speranza, la rinascita).

Noi quest'anno, come tanti altri iraniani, non "festeggeremo" Yalda, per il rispetto delle vittime delle proteste di questo autunno e delle loro famiglie, ancora in lutto.
Quindi scegliamo le nostre poesie questa sera e accenderemo una candela per le vittime, sperando che ogni candela possa essere una piccola luce lungo questo cammino buio e difficile che abbiamo iniziato.
Foto:
Nikta Esfandani, 14 anni, uccisa durante le proteste. Una dei 18 minorenni trucidati con una pallottola in testa nell'ottobre 2019.