sabato 6 aprile 2013

L'eredità mortale delle guerre

I membri della campagna internazionale per la messa a bando delle mine antiuomo e della coalizione delle bombe a grappolo in 50 paesi di tutto il mondo, oggi chiedono agli Stati di porre immediatamente fine all’uso delle mine antiuomo e delle bombe a grappolo dedicandosi ad arginare e rimuovere la loro eredità mortale. ”L’uso recente di queste due armi messe al bando e vietate da parte delle forze governative siriane, stanno causando un gran numero di vittime civili, dimostrando chiaramente il motivo per cui queste armi sono state relegate alle ceneri della storia”, dichiara Sylvie Brigot-Vilain direttore esecutivo del ICBL-CMC. “I paesi che non hanno aderito a questi Trattati che globalmente vietano l’uso di queste armi dovrebbero farlo immediatamente” conclude Sylvie Brigot.
Il trattato di Ottawa del 1997 e la Convenzione sulle Bombe a Grappolo del 2008 sono riusciti molto bene ad affrontare e ridurre la minaccia per gli individui e le comunità di tutto il mondo dal pericolo di queste armi ormai vietate. Ad oggi vi sono 161 Stati Parti del Trattato di Ottawa mentre 111 Stati hanno aderito alla convenzione sulle Bombe a Grappolo, dei quali 80 sono tutti già Stati Parti (inclusi 3 nuovi aggiunti quest’anno ed uno la scorsa settimana- Ciad). Grazie a questi trattati molte centinaia di chilometri quadrati di terreno precedentemente infestati sono stati bonificati e più di 46 milioni di mine antipersona sono state raccolte, e 750.000 bombe a grappolo contenenti 85 milioni di submunizioni sono state distrutte. Ancora più importante, il numero di vittime causate da queste armi ogni anno, è diminuito drasticamente a meno di 5.000 casi registrati rispetto i 20.000 di qualche anno fa. Eppure, ogni giorno, in media 12 persone vengono uccise o mutilate da questi ordigni. Alcuni dei 60 Stati e delle 6 aree in tutto il mondo sono ancora colpiti della contaminazione da mine antiuomo e bombe a grappolo e le vittime continuano a combattere in molti paesi colpiti per accedere all’assistenza e ai servizi. 35 paesi rimangono fuori dal trattato di Ottawa e 86 fuori dalla Convenzione sulle Bombe a Grappolo.
Per spingere ad una maggiore azione da parte degli Stati, gli attivisti del ICBL e CMC dall’Afghanistan allo Zambia hanno organizzato eventi di sensibilizzazione pubblica dal 1 Marzo al 4 Aprile come parte della attività mondiale “Lend your leg”. L’idea di arrotolare una gamba dei pantaloni il 4 Aprile in solidarietà con le vittime è stata lanciata dalla ONG Colombiana Fundación Arcángeles nel 2011 per richiamare l’attenzione sul problema delle mine antiuomo ed il loro effetto devastante sulle comunità in Colombia, ed in tutto il mondo (nel 2012).
La Campagna Italiana insieme all’associazione You Able, dal 1 marzo ha dato seguito ad una serie di attività ma, soprattutto ha deciso di supportare la partecipazione di atleti disabili alla maratona Stracittadina di Roma, alla Stramilano, la maratona della città di Milano e la Maratona di Bogotà dedicata a lend your leg. Molte personalità che hanno aderito già nel 2012 hanno rinnovato la loro adesione, altre si stanno aggiungendo alla maratona di solidarietà. Nel 2013 le campagne mondiali hanno mobilitato celebrità, sopravvissuti, funzionari e società civile per chiedere agli Stati di: avviare e/o velocizzare le operazioni di bonifica del terreno; la piena implementazione della legislazione diretta all’assistenza alle vittime e per migliorarne l’accesso ai servizi; distruggere le scorte di armi proibite ed aderire al Trattato di Ottawa ed alla Convenzione sulle Bombe a Grappolo.
Una lista completa delle azioni della campagne nazionali è visibile qui.

Giuseppe Schiavello
direttore Campagna Italiana Contro le Mine –Onlus –

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