venerdì 20 gennaio 2023

Aida, massacrata dal regime, danza senza tempo


Le poetiche giravolte di Aida Rostami sotto le fronde di un albero, su un tappeto autunnale di foglie e frutti caduti, sono l'ennesima sfida non violenta del movimento delle proteste al regime degli ayatollah. Nel 40esimo giorno dalla morte della giovane dottoressa che prestava soccorso clandestino ai manifestanti contro il governo, danza senza sosta la ragazza coraggiosa, nei feed dei canali social.

La famiglia della 36enne, scomparsa il 12 dicembre dopo essersi allontanata dall'abitazione di un manifestante per procurarsi ulteriore materiale medico e mai più tornata viva a casa, ha raccontato alla testata Iran International di aver ricevuto forti pressioni dalle autorità iraniane per non riunirsi al cimitero per onorare la memoria di Aida al termine del periodo di lutto. All'epoca della sua scomparsa, una fonte vicina alla famiglia aveva rivelato al sito anti regime IranWire che una stazione di polizia locale aveva chiamato i parenti per comunicare che la donna era morta in un incidente stradale durante la notte. Qualche giorno dopo, l'agenzia di stampa Mizan, l'organo d'informazione del sistema giudiziario della Repubblica islamica, aveva rettificato la notizia offrendo un racconto completamente diverso delle circostanze della morte del giovane medico. I media statali avevano anche pubblicato il video di un uomo che, nell'anonimato, affermava di essere l'amante di Aida e dichiarava che la ragazza si era gettata da un ponte, dopo che lui l'aveva lasciata. Ma la famiglia, che era riuscita a recuperare il cadavere solo grazie a insistenti richieste, si era trovata d'avanti un corpo che riportava segni di pesanti torture, il volto tumefatto e un occhio fuori dall'orbita, entrambe le mani fratturate e ferite alla parte inferiore del busto.

Da copione in questa ondata di proteste in Iran, la morte di chi si è schierato dalla parte dei manifestanti diventa oggetto di controversia tra una versione ufficiale (un suicidio o un incidente) e quella della famiglia che denuncia invece: «l'hanno uccisa». E, sempre da copione, le autorità cercano di impedire e soffocare le commemorazioni delle vittime, temendo nuovi focolai di rivolta. Per tutta risposta, la testata britannica anti-regime Iran International ha pubblicato il video di Aida Rostami, che danza felice e a capo scoperto, con i capelli scuri sciolti e lunghi fino in fondo alla schiena, dando vita a una cerimonia virtuale globale.

Negli ultimi quattro mesi, secondo la denuncia dell'associazione internazionale dei medici iraniani, almeno altri quattro operatori sanitari, oltre a Rostami, sono stati uccisi per mano della Repubblica islamica: la chirurga Parisa Bahmani, l'infermiera Maedeh Javanfar e 2 studenti di medicina Aylar Haghi e Ghazal Amiri. E mentre la presidente dell'Eurocamera, Roberta Metsola, ribadisce in un tweet che «l'Iran deve fermare l'oppressione e abolire la pena di morte», nel giorno dopo l'emendamento approvato dal Parlamento europeo con cui si chiede l'inserimento del Corpo dei Guardiani della Rivoluzione nella lista dei terroristi dell'Ue, lo Stato Maggiore delle Forze Armate iraniane mette in guardia l'istituzione europea sulle conseguenze di tale decisione.

Fabiana Magrì (LaStampa, 20.01.23)